Era la sua serata e Paulo Dybala non ha deluso le aspettative. La Joya bianconera decide la sfida di Coppa Italia contro il Genoa aprendo le marcature nel primo tempo con un grande mancino da fuori area e griffando il raddoppio con un bell'assist al compagno di scorribande Higuain. La Juventus vola quindi ai quarti di finale, dove incontrerà il Torino di Mihajlovic in un derby che si prospetta più acceso che mai.

Undici annunciato per Massimiliano Allegri che schiera in attacco Paulo Dybala come centravanti con al suo fianco Douglas Costa e Federico Bernardeschi, realizzando il sogno di molti tifosi che volevano vedere l'attacco leggero sin da inizio anno. Turn over per il Genoa che schiera Omeonga e Brlek a centrocampo e la coppia d'attacco composta da Centurion e Galabinov. 

Parte lento il match. La Juventus controlla il gioco, ma non riesce a trovare spazio per farsi pericolosa. La prima occasione arriva da calcio da fermo, ma Dybala spegne il suo mancino sulla barriera. Ancora il numero dieci prova ad accendersi liberandosi di tre avversari e scagliando la freccia verso la porta, ma anche questa volta è il corpo di Rossettini a ribattere il pallone. La prima, vera, palla gol arriva al 25': Bentancur brekka il Genoa e serve in profondità Bernardeschi; l'ex Fiorentina si invola verso la porta avversaria e serve Douglas Costa, bravo a tagliare, che controlla e tira di sinistro trovando la risposta di Lamanna che devia in corner.

Alla mezz'ora arriva il primo squillo genoano: Lazovic serve il taglio profondo di Centurion, ma Szczesny arriva prima dell'argentino sul pallone. La Juventus, però, non si fa sorprendere e risponde immediatamente con l'inserimento di Marchisio, il quale controlla, palleggia con la coscia e gira verso la porta, ma la palla va oltre la traversa. Passano pochi minuti e sono ancora i bianconeri a sfiorare la rete del vantaggio: Costa salta Biraschi tramite il doppio passo e serve Dybala al centro dell'area, che però allarga troppo la conclusione, ma è solo questione di tempo per la Joya. Prima del gol del numero 10, però, arriva la traversa di Bernardeschi, magnifico sinistro da calcio di punizione. A tre minuti dal termine passa quindi la Juventus: Marchisio serve Dybala al centro del campo, l'attaccante salta Cofie e Rossettini con un controllo favoloso e scaglia il suo mancino verso l'angolino basso dove Lamanna non può arrivare. Il primo tempo termina quindi con i padroni di casa avanti di una rete, ma la sensazione netta è che potessero essere almeno altre due. 

Al rientro in campo la Juventus abbassa i ritmi del match, lasciando il campo al Genoa. Barzagli inaugura il secondo tempo con un brutto passaggio orizzontale intercettato da Centurion che si fa neutralizzare il tiro da Szczesny. I bianconeri rispondono con Bentancur: l'urugagio va alla conclusione da fuori area, ma il suo rasoterra si spegne a lato. Ora il Genoa risponde colpo su colpo e Galabinov con un tiro potente da fuori area impegna il portiere bianconero che, però, non si fa sorprendere e alza in angolo. Dall'altra parte Sturaro riceve palla in area, ma a tu per tu con Lamanna prova l'assist invece del tiro facendo infuriare Allegri. Il raddoppio, però, arriva poco dopo: Dybala parte palla al piede, serve il taglio di Higuain subentrato da poco a Douglas Costa, ed il Pipita fredda Lamanna con un rasoterra tagliente. La Juventus però si deconcentra e a dieci dalla fine l'arbitro Maresca concede il rigore al Genoa: Asamoah perde palla sul lato corto dell'area e si scontra con Pellegri. L'arbitro concede la massima punizione, ma il Var corregge la decisione. L'ultima occasione del match la ha la Juventus: Higuain stoppa al limite dell'area e conclude di forza verso la porta genoana, ma Lamanna blocca in due tempi.