La Roma di Di Francesco ringrazia Federico Fazio e, in parte, anche Alessio Cragno, fino a quel momento eroe di serata all'Olimpico. Il portiere ospite prima neutralizza svariate occasioni da rete dei capitolini, oltre al rigore di Diego Perotti in avvio di ripresa, prima di scivolare sull'ultima buccia di banana, al minuto novantacinque, quando sbaglia l'uscita decisiva lasciando a Fazio l'opportunità di insaccare a porta sguarnita. Il tutto al termine di una gara equilibrata, che la Roma non ha giocato bene, sulla falsariga di quella in casa del Chievo, ma che stavolta riesce a portare a casa: tre punti fondamentali per i giallorossi, che salgono a quota 38 in compagnia della Juventus. Il Cagliari esce a capo chino dall'Olimpico, dopo una partita gagliarda ed un pari che sembrava essergli meritato.
Solito 4-3-3 per Di Francesco, che sorprende tutti schierando Pellegrini in mediana e soprattutto Schick in avanti, ma da esterno accanto a Dzeko, con Perotti dalla parte opposta. Risponde Diego Lopez con una folta mediana - Ionita, Cigarini e Barella - mentre van der Wiel e Padoin agiscono sulle fasce del centrocampo a 5; Romagna, Andreolli e Pisacane in difesa, Joao Pedro a sostegno di Pavoletti.
Ritmo subito frenetico quello impostato dalla Roma alla gara, con Florenzi e Kolarov costantemente proiettati in fase offensiva. I giallorossi di Di Francesco provano a sfruttare la superiorità sulle fasce laterali, con il Cagliari che soffre le sovrapposizioni dei terzini: Cragno è bravo, al decimo, a bloccare a terra la conclusione violenta dell'ex terzino laziale. Nainggolan e Pellegrini accompagnano bene la manovra, ma non riescono a trovare, al pari di Perotti, le verticalizzazioni giuste per far male centralmente ai sardi, i quali si difendono con diligenza. Con il passare dei minuti gli ospiti prendono le misure e ripartono in contropiede con maggiore efficacia: Joao Pedro fa salire la squadra in coppia con Pavoletti, anche se difficilmente i due si rendono pericolosi dalle parti di Alisson.
Perotti prova a salire in cattedra, ma la densità della difesa sarda nella propria trequarti non facilita le giocate dell'argentino. Il fraseggio lento della squadra di casa agevola le letture difensive della squadra di Lopez, abile nel rompere sul nascere tagli e imbucate per Dzeko e Schick: l'ex Samp prova due girate di testa, entrambe imprecise. Le migliori occasioni del primo tempo capitano sul destro di Nainggolan a dieci minuti dall'intervallo: la prima conclusione lambisce il palo, la seconda viene neutralizzata centralmente da Cragno. La Roma non sfonda e, nonostante gli ultimi tentativi portati da Schick e Florenzi sull'out di destra, alla pausa di metà gara il punteggio resta di 0-0.
In avvio di ripresa la Roma riparte così come nel primo tempo con il piede sull'acceleratore e, al quinto, Dzeko trova finalmente il giusto pertugio in profondità per far male a Cragno, il quale è costretto a stenderlo in uscita. Il VAR modifica il giudizio del direttore di gara, ma Perotti si fa ipnotizzare dall'estremo difensore ospite. L'occasione fallita irretisce i capitolini, mentre Lopez prova a mischiare le carte in tavola dando più peso all'attacco con Farias al posto di un positivo Joao Pedro. Ci prova anche De Rossi, di testa, sugli sviluppi di un corner, l'uomo Cragno si conferma in serata e blocca senza particolari patemi.
A venti dal termine Di Francesco si gioca la carta El Shaarawy, mentre Barella - migliore in campo per distacco - è costretto a lasciare il campo per un infortunio alla mano. Anche il nuovo schema - 4-2-4 - voluto dal tecnico di casa non da i frutti sperati, con la Roma che continua a sbattere sul muro eretto sulla trequarti da Lopez. Il Cagliari riparte affidandosi a Farias, le cui serpentine sono utili a far rifiatare gli ospiti difensivamente. La Roma perde le distanze tra i reparti, facendo il gioo degli ospiti: sul destro del brasiliano la migliore occasione del finale, il cui destro però termina altissimo da ottima posizione. Nei dieci minuti conclusivi la Roma prova l'assedio: Perotti ci prova a giro, trovando ancora Cragno pronto a bloccare; alto invece il mancino di Under, che subentra nei cinque finali a Schick.
Nei sei di recupero la Roma si affida soprattutto ai cross dalla trequarti di Perotti e Kolarov, ma la difesa del Cagliari tiene botta. Quando tutto sembra apparecchiato per lo 0-0 finale, la punizione di Kolarov coglie di sorpresa Cragno, che esce male e appoggia di pugno sul braccio sinistro di Fazio: il difensore argentino insacca, prima del consulto del VAR che conferma.