Primo allenamento sul campo per Rino Gattuso alla guida del Milan e poi la sala stampa di Milanello per presentarsi ufficialmente alla stampa, ma soprattutto a tutti i tifosi rossoneri in giro per il mondo. Pochi come Gattuso sanno che cosa significa indossare la maglia del Milan e che cosa vuol dire giocare in uno stadio come San Siro, in grado di trascinarti, ma anche di metterti addosso tanta pressione.
Si inizia subito a parlare della squadra con Gattuso: "Giocheremo con al difesa a tre. I tre di difesa e i quattro di centrocampo sono sicuri, poi in avanti vediamo. Ho avuto un ottimo rapporto con Montella, anche se alcuni concetti di gioco sono diversi. Montella ama il palleggio, anche a me piace ma poi dobbiamo verticalizzare. E' un giorno importante, è una grande responsabilità. Sarà un lavoro duro. Questa squadra ha tanti nazionali e un'età media di 21 anni. Non stanno attraversando un periodo semplice, ma qui c'è tutto per lavorare bene. Da parte mia c'è grande consapevolezza che questa squadra può fare bene. Questa squadra può fare di più. Dobbiamo diventare squadra e scendere in campo da squadra, coprire il campo, dimostrare di saper soffrire e di essere una squadra quadrata. Serve uno spirito battagliero, anche se questo non basta perchè serve anche la qualità".
La classifica non è quella sperata, ma Gattuso non ci vuole pensare: "Io oggi non guardo la classifica, vivo alla giornata. La gara di Benevento deve essere come una finale di coppa del mondo. C'è bisogno di riuscire a cambiare ed ad avere maggiore consapevolezza. Per giocare bene a San Siro deve stare bene a 360 gradi. A livello mentale bisogna dare qualcosa in più a questi ragazzi, questa è la priorità. Mi sembra riduttivo ogni volta parlare solo della mia grinta. Non mi hanno regalato il patentino, ho studiato per ottenerlo. Le partite non si preparano solo con grinta e cattiveria, serve grande conoscenza. A Milanello ci sono tante foto, questo club ha grande storia. Non bisogna dimenticare il dna del Milan, serve grande rispetto delle regole e voglia di sacrificarsi".