Il miglior attacco contro la miglior difesa. Come la scorsa stagione, ma a parti invertite: infatti quest’anno è la Juventus ad avere il reparto offensivo più prolifico, almeno fino a questo momento – 40 goal segnati contro i 35 del Napoli -, mentre i partenopei sono la squadra che ha subito meno reti – 9, al pari della Roma, contro le 14 dei bianconeri. Pensare però che la banda di Maurizio Sarri possa essere meno pericolosa di quanto non fosse nello scorso campionato sarebbe una follia: ecco perché Massimiliano Allegri sta studiando la soluzione migliore per dare all’assetto difensivo la solidità necessaria per uscire indenni dal San Paolo.
Innanzitutto resta ancora da decidere se la linea sarà a 3 o a 4. Nelle ultime due gare, contro Barcellona e Crotone, si è rivista la difesa a 3 ed entrambe le partite si sono concluse con un clean sheet per Gigi Buffon, cosa che non accadeva dallo scorso settembre – in quel caso furono tre, contro Fiorentina, Torino e Olympiakos. L’uomo più in forma del reparto arretrato in questo momento è Medhi Benatia: contro i blaugrana è stato il migliore in campo, mentre contro i calabresi – in un match certamente più semplice – ha gestito senza patemi ed ha trovato anche il primo goal stagionale. Sta bene anche Andrea Barzagli, convincente in Champions League ed autoritario in campionato, con anche un assist a referto – per l’1-0 di Mandzukic che ha stappato la partita. Contro il Crotone si è visto per la prima volta Benedikt Howedes, al debutto assoluto in bianconero: il tedesco ha avuto un esordio morbido, ma ha dimostrato di essere una valida alternativa per il pacchetto arretrato. Difficile però vederlo titolare contro il Napoli, anche perché c’è Daniele Rugani pronto a scendere in campo dopo la prova positiva contro il Barcellona.
Tutto dipenderà dalla presenza o meno di Giorgio Chiellini: il livornese, assente sia contro i Culè che contro i calabresi, resta in dubbio, anche se le sue quotazioni stanno risalendo e l’ottimismo sulle sue condizioni cresce. Come esterni di centrocampo – ma pronti ad arretrare per aiutare la difesa – saranno Alex Sandro a sinistra senza dubbio, mentre sulla destra Lichtsteiner è uscito malconcio domenica sera e rimane da valutare, con De Sciglio rinfrancato dal primo goal da professionista ed in rampa di lancio. Se Allegri virasse su una linea a 4 invece, non cambierebbe nulla ad eccezione ovviamente dell’uscita di uno dei tre centrali – ad oggi uno fra Howedes e Rugani – con Benatia e Barzagli – o Chiellini – dall’inizio e con i due terzini sulle fasce.
Indipendentemente da quel che sarà il modulo di partenza, la Juventus dovrà adottare le contromosse necessarie per invalidare gli schemi offensivi del Napoli che funzionano a meraviglia. La corsia di sinistra sarà occupata a bloccare gli inserimenti di Josè Maria Callejon, sempre rapido e svelto nel buttarsi dentro sui palloni tagliati di Insigne, e quindi Alex Sandro, più propenso ad avanzare che a rinculare, dovrà supportare il centrale di sinistra; viceversa dalla parte destra i difensori bianconeri saranno impegnati ad arginare le folate di classe del numero 24, con un occhio alla voglia di Marek Hamsik, sempre prolifico contro la Juventus – 8 reti, solo al Bologna ha fatto più reti – ed alla ricerca del 115esimo centro che gli permetterebbe di agganciare Diego Armando Maradona come miglior cannoniere della storia azzurra, ed in questo caso servirà anche il supporto del duo di centrocampo in fase di filtraggio e di contenimento.
C’è poi da tenere d’occhio lo spauracchio Dries Mertens: il belga ha segnato solo due volte in 11 partite contro i bianconeri e sempre subentrando a gara in corso, ma è il miglior marcatore degli ultimi due anni dei partenopei e può trovare il goal dal nulla; l’ex PSV però ha evidenziato una sofferenza nel giocare contro una difesa fisica come quella della Juventus, soprattutto quando schierato in posizione di centravanti, e quindi trovarsi in mezzo a gente come Barzagli, Benatia e Chiellini in linea potrebbe contribuire a limitare la sua pericolosità.