Una vittoria importantissima per morale e classifica. Non potrebbe essere definito diversamente il successo dell'Hellas Verona, che grazie al 2-0 in casa del Sassuolo torna a sperare in ottica salvezza. Intervistato poco dopo il prezioso successo, il tecnico scaligero Fabio Pecchia non nasconde l'entusiasmo: "Sono felice per la prestazione ma soprattutto per il risultato, che era l’ingrediente che ci mancava. Abbiamo cominciato molto bene, sbagliando due situazioni clamorosissime per cui ho pensato che sarebbe stata l’ennesima buona partita sprecata, invece stavolta è andata come doveva andare". 

Continua, l'ex secondo di Rafa Benitez ai tempi del Napoli: "La cosa che mi soddisfa maggiormente è che nonostante il periodo difficile ho sempre visto una squadra viva, reattiva e concentrata. Bisogna continuare su questa strada, sono tre punti importanti che devono dare consapevolezza ai nostri ragazzi, devono capire di avere tutte le carte in regola per giocare in A". Inevitabile, poi, una domanda sull'utilizzo di Giampaolo Pazzini: "In questa settimana non si è mai allenato a causa del problema al tendine accusato dopo il Bologna; una volta entrato in campo si è preso un colpo forte alla schiena e sono stato costretto a cambiarlo, ecco spiegata la sua sostituzione". 

Visibilmente contrariato, il tecnico del Sassuolo Cristian Bucchi, che punta polemicamente il dito contro alcuni errori dei suoi calciatori: "È una partita che commentiamo con le solite parole, ci manca la personalità per affrontare i momento di difficoltà, li affrontiamo con la nebbia, con la confusione, con tanti errori che non possono essere fatti da una squadra di esperienza. Oggi siamo partiti bene poi, come spesso succede dopo un episodio negativo, andiamo in confusione, perdiamo le nostre certezze, giochiamo con la paura di sbagliare e sbagliamo. Il primo gol è il frutto di duecento errori nostri, il secondo è venuto da una ripartenza, sebbene avessimo preparato la partita sapendo che il Verona ha nelle sue corde le ripartenze. La personalità non si migliora, o ce l’hai oppure no e nelle difficoltà la squadra palesa incertezze".