Una sfida impossibile. Il Crotone domani sera affronterà allo Stadium la Juventus si Massimiliano Allegri, una partita difficilissima per gli Squali che vanno in cerca di punti dopo la sconfitta casalinga subita contro il Genoa. Davide Nicola, allenatore dei calabresi, però non ci sta a perdere prima ancora che l'arbitro dia il calcio d'inizio: "Le partite non si vincono solo perché sei più forte. Tutti ci danno per sconfitti, ma queste partite valgono tanto e ci permettono di trovare nuove risorse o di capire cosa migliorare".
Che il confronto tra le due squadre sia però improbo lo sa bene il tecnico che ha condotto il Crotone ad una salvezza quasi insperata nella scorsa stagione: "La Juventus è una grande squadra, dovremo approcciare la sfida avendo la consapevolezza delle nostre qualità e dei meriti che ci hanno condotti fin qui nell'ultimo anno e mezzo. Ci vorrà incoscienza, cercheremo di sperimentare nuove strade e di andare oltre i limiti, mettendoci tutte le energie". In quest'estate però i bianconeri hanno cambiato molto, trasformandosi in una squadra a trazione anteriore e se ne accorto anche Davide Nicola: "La Juve ha qualità e capacità di sfruttare ogni minima situazione, ci aspettiamo una squadra imprevedibile, più delle altre big.".
Chiuso il discorso avversari, l'allenatore degli Squali parla dei suoi ragazzi e di come il Crotone arriva a questa partita: "Abbiamo avuto qualche defezione nei primi giorni della settimana, ma adesso ho tutti a disposizione: valuteremo chi sarà titolare in base alla partita e allo stato di forma. È una partita difficile, ma c'è un aspetto fondamentale in questo tipo di sfide: bisogna focalizzare le energie per provare a fare risultato, nonostante la statistica sia sfavorevole". Inoltre, Nicola, non vuole che la squadra si demoralizzi in caso di risultato negativo ottenuto da questa lunga trasferta: "Qualsiasi risultato deve portare la consapevolezza di aver fatto un altro step per migliorarsi: l'errore è parte integrante del miglioramento, non dobbiamo avere paura di farne ma dobbiamo vedere quanto siamo bravi a rimediare. Possiamo fare anche buone cose, dobbiamo crederci".