È un Vincenzo Montella serio e rilassato quello che si presenta davanti ai microfoni a Milanello. Dopo la sosta per gli incontri delle nazionali, si torna infatti a parlare in vista del prossimo incontro del Milan, domani sera alle 20.45, in quel di Napoli.

Il tecnico campano ha esordito analizzando subito la sfida, secondo lui caratterizzata da una forte componente mentale, e delineando l’interpretazione della partita che richiederà ai suoi: “La psicologia sarà molto importante nella partita, e siamo determinati a fare bene ed a portare a casa un buon risultato. Dovremo giocare con intensità, tenere palla il più possibile e limitare il loro possesso. Queste partite, indipendentemente dal risultato aiutano a cementare il gruppo, ma allo stesso tempo valgono comunque 3 punti e cercheremo di vincerle”.

Tanto si è parlato, in casa partenopea, dell’assenza di Faouzi Ghoulam, che ha rimediato una rottura del legamento crociato anteriore destro in occasione della gara contro il Manchester City. Montella, però, minimizza, sottolineando l’ampiezza della rosa a disposizione del suo opposto Sarri: “Hanno ottimi rimpiazzi, Mario Rui ha caratteristiche simili, fronteggeremo un Napoli comunque forte”. 
Guardando in casa, invece, sono altri i nomi di cui il Milan sarà costretto a fare a meno: da Conti a Calhanoglu, passando per Biglia e Calabria che non sono al meglio: “Non abbiamo tutti gli effettivi a disposizione, ma siamo uniti come squadra e a livello di convinzione. Biglia sta meglio, ha sfruttato la sosta per riposarsi e lavorare, è tornato in gruppo ma staremo attenti a non prendere rischi non necessari”.

Chi invece sembra vicino a ritrovare la sua forma migliore è Leonardo Bonucci, che nonostante la delusione in Nazionale potrà tornare ad essere un fulcro della squadra dopo i problemi di inizio stagione: “Bonucci si sta ritrovando, il riposo forzato gli ha giovato, sta crescendo molto sia nel rapporto coi compagni che fisicamente”. Parlando di Nazionale, Montella si tiene un po’ nel mezzo, ammettendo di essere poco informato sul progetto delle squadre “B”, ma allo stesso tempo sottolinea il bisogno non di una rivoluzione, ma di un cambiamento tramite uomini di qualità che riescano a trasmettere ai giocatori l’importanza di giocare in azzurro, in modo da poter impostare un progetto di crescita a lungo termine: “Non so se la squadra B sia la scelta migliore. Sicuramente lunedì è stato un dramma sportivo, dolore puro, il nostro calcio è penalizzato. Bisogna vedere da dove ripartire e capire cos’è meglio per il calcio italiano. A me non piace dare giudizi affrettati o non preparati, sicuramente qualcosa va fatto, ma sicuramente non una rivoluzione. C’è bisogno di uomini che si occupano di politica sportiva, ma c’è bisogno anche di qualcuno di ‘nome’ che riesca a trasmettere cosa vuol dire indossare una maglia gloriosa come quella Azzurra. Nella mia esperienza nelle giovanili ho visto che si pensa troppo al risultato ed alla tattica complessiva, si pensa a vincere nell’immediato e non a formare ragazzi. Bisogna valutare tutto con calma e lucidità.”

A chi solleva il problema del poco ‘spessore’ dei rossoneri negli scontri diretti (solo 8 vittorie negli ultimi 5 anni contro Juventus, Inter, Roma, Napoli e Lazio), Montella riconosce ragione, ma allo stesso tempo predica fiducia nel futuro: “Sicuramente sono numeri chiari, ma questa estate è stata fatta la scelta di rifondare, negli uomini e nelle idee, per riportare il Milan al livello che gli spetta. Società e squadra stanno lavorando in questa direzione Il mercato? Mi sento quotidianamente con Mirabelli, ma manca ancora tanto. Ogni squadra è migliorabile, ma per ora io penso agli elementi che ho perché possono crescere tanto ed il mio compito è quello di sfruttarli al meglio”.