Tutto ruota intorno a Domenico Berardi, o quantomeno intorno al suo possibile utilizzo. Sono bastati pochi segnali positivi sotto l'aspetto fisico, infatti, per convincere Cristian Bucchi a ridisegnare ancora il suo Sassuolo, che contro il Benevento potrebbe seriamente schierarsi con un 4-3-3 di "DiFranceschiana" memoria. Scherzi a parte, al di là del calabrese, è possibile che i neroverdi scelgano di approcciarsi diversamente alla sfida del Vigorito, consci della fase difensiva non perfetta dei ragazzi di De Zerbi.
Secondo le ultime informazioni provenienti dal centro d'allenamento neroverde, Bucchi scioglierà solo all'ultimo le riserve, confermando o smentendo l'eventuale presenza di Berardi. Davanti al portiere Consigli, la retroguardia a quattro dovrebbe essere formata da Gazzola, Cannavaro, Acerbi e Peluso, anche se scalpita Pol Lirola per il posto sull'out destro. A centrocampo due ballottaggi: Missiroli e Sensi, infatti, non sono certi del posto e potrebbero essere sostituiti in extremis da Mazzitelli e Cassata, che ha fornito buoni riscontri in allenamento. Nulla è chiaro nemmeno in attacco, dove Ragusa e Berardi si giocheranno il posto fino alla fine, pronti ad affiancare i titolari Falcinelli e Politano.
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, parole dure a Ventura sono giunte dal patron del Sassuolo Giorgio Squinzi, che non risparmia critiche a Ventura: "Nel 3-5-2 non poteva esserci spazio per Berardi? Lasciamo perdere, ci sono stati anche giocatori schierati fuori ruolo. E devo dire che nella squadra vista in campo contro la Svezia uno come Politano avrebbe fatto la sua bella figura. Non ho condiviso la scelta di Ventura sin dall’inizio, l’ho sempre considerato inadeguato per ricoprire un ruolo così importante. I fatti alla fine hanno dato ragione, a me e a tanti altri. Se doveva dimettersi? Dopo un risultato del genere, sarebbe stato un gesto apprezzato e dovuto".