L’Apocalisse è compiuta. L’Italia è fuori dai Mondiali di Russia 2018, come non accadeva dal 1958, in Svezia. Ecco, la Svezia. Sono proprio gli scandinavi a lasciarci fuori dalla rassegna iridata, sconfitta che scatena un terremoto all’interno della Federazione italiana. O meglio, scatenerà, perché è proprio il numero uno Carlo Tavecchio ad annunciare novità per la giornata di domani.

Dopo aver dichiarato di volersi concedere 48 ore di riflessione, il presidente rilascia il suo commento all’Ansa prima di ripartire per Roma: “Siamo profondamente amareggiati e delusi per la mancata qualificazione al Mondiale, è un insuccesso sportivo che necessita di una soluzione condivisa e per questo ho convocato domani una riunione con le componenti federali per fare un'analisi approfondita e decidere le scelte future”.

Previste quindi grosse novità, a cominciare dal cambio in panchina, scontato. Pareva che Gian Piero Ventura si fosse dimesso subito dopo la gara, ma poi ha ritrattato in conferenza stampa “C’è da valutare un’infinità di cose, parleremo con la federazione, ci confronteremo e affronteremo la situazione”. È comunque altamente improbabile che l’ex tecnico del Torino resti in carica nonostante il contratto – rinnovato da poco – in scadenza nel giugno 2020, mentre è diversa la situazione che riguardo lo stesso Tavecchio. Al contrario di ciò che accadde nel 2014, dopo la sconfitta contro l’Uruguay che costò l’eliminazione all’Italia nella fase a gironi del Mondiale brasiliano, quando l’allora presidente della FIGC Giancarlo Abete si dimise insieme al CT Cesare Prandelli, stavolta la guida della federazione potrebbe rimanere nelle stesse mani.

Infatti Tavecchio sta pensando di ingaggiare un big per potersi riguadagnare la fiducia e restare al suo posto. I nomi sono quelli di Carlo Ancelotti e Roberto Mancini, con quest’ultimo che rilancia la propria candidatura da qualche tempo, anche se il vero sogno sarebbe quello di riportare sulla panchina azzurra Antonio Conte.