Sotto una pioggia incessante, Perugia e Avellino provano a dare un calcio alla crisi di risultati delle ultime settimane. Ne viene fuori una gara ricca di emozioni e capovolgimenti di fronte, con un pareggio che alla fine non accontenta nessuno: non il Perugia, che allunga la serie di partite senza vittoria, non l'Avellino, raggiunta da un rigore inesistente. Alla rete di Ardemagni, ex di turno, risponde Cerri dagli 11 metri. Migliori in campo Di Tacchio per gli ospiti, Rosati per i padroni di casa.
Primo tempo Inedito 3-5-2 per Novellino, che punta nei primi minuti alla corsa di Laverone, schierato esterno destro alto. Breda, alla prima al Curi, rilancia Falco sulla trequarti. Avellino in rete dopo 10 minuti sugli sviluppi di un calcio di punizione: D'Angelo viene servito da Di Tacchio e di testa mette al centro, dove Asencio anticipa tutti. Arbitro e guardalinee ravvisano però un dubbio fuorigioco del capitano irpino e annullano la marcatura. D'Angelo ci riprova qualche minuto più tardi, ma la sua rovesciata dal centro dell'area umbra termina alta. Il Perugia risponde al 17esimo, con Buonaiuto che va via sulla destra a Suagher e mette al centro, dove Di Carmine tira a botta sicura ma trova la respinta d'istinto di Radu. Rosati non vuol essere da meno e al 22esimo nega la gioia del gol a Migliorini, respingendo sulla linea un insidioso colpo di testa del difensore avversario. Dopo lo spavento, il Perugia comincia a prendere le redini del gioco e impegna Radu con tiri dalla distanza di Pajac e Falco. L'Avellino riparte in contropiede e al 35esimo sfiora il vantaggio con Asencio: Moretti dà il via alla sgroppata di Molina, che serve l'attaccante spagnolo, la cui girata termina di un soffio oltre il palo destro di Rosati. La gara prosegue a ritmi elevati, con continui capovolgimenti di fronte, il gol è nell'area e arriva al 41esimo. Ennesima palla per Laverone, che pennella per la testa di Ardemagni, bravo ad anticipare Zanon e a far secco Rosati. 96esimo gol in B per Ardemagni, sesto in stagione.
Secondo tempo Si riparte senza sostituzioni. E' dell'Avellino la prima occasione, D'Angelo viene servito in area da Ardemagni, tiro respinto da Rosati. I due centrali irpini, Suagher e Migliorini, vengono ammoniti a distanza di pochi minuti. Breda opera il primo cambio, con Terrani che prende il posto di Mustacchio, poi passa al 4-2-4 inserendo Cerri per Falco. Il campo diventa sempre più pesante, nel pantano si distingue la grinta di Di Tacchio in formato diga. Al 17esimo l'Avellino si lascia bucare centralmente da Cerri che si beve il solito svagato Suagher, Laverone in disperata scivolata prende palla e piede, l'arbitro opta per l'angolo tra le proteste dei grifoni. Al 65esimo Novellino inserisce Castaldo per Asencio. Cerri è di nuovo protagonista di un episodio dubbio al 67esimo, il centravanti si lascia cadere a terssa contrastato da Di Tacchio, poi Bandinelli prova la conclusione, palla alta. Novellino prova a coprire i suoi centrali inserendo Lasik per Moretti. In una delle rare escursioni offensive, l'Avellino impegna nuovamente Rosati con D'Angelo. Al 27esimo l'arbitro regala il rigore al Perugia: un cross dei grifoni viene sfiorato col petto da Molina, il signor La Penna vede un tocco di mano inesistente. Dagli 11 metri, Cerri batte Radu. Ottenuto il pareggio, il Perugia abbassa i ritmi, concedendo all'Avellino di avventurarsi in avanti. L'occasione migliore è però del Perugia: Ngawa perde malamente palla, Bianco serve Cerri che calcia a botta sicura, ma Migliorini mura la conclusione con una tempestiva scivolata. Al 91esimo anche l'Avellino ha l'occasione per vincere la partita: sinistro da 30 metri di Di Tacchio, Rosati alza in angolo. Novellino viene espulso per proteste, non succede altro nei 4 minuti di recupero.