Possiamo dire che il campionato della Spal è iniziato la scorsa settimana con la vittoria conquistata contro il Genoa al 'Mazza', per poi proseguire ieri a Bergamo dove la compagine spallina ha sciorinato su un campo ostico una gara diligente, ordinata, una prestazione incoraggiante che lascia ben sperare l'intero ambiente biancoazzurro per il prosieguo della stagione. Sotto una pioggia incessante, Atalanta e Spal si sono date battaglia, in un posticipo pomeridiano che ha regalato emozioni, ma soprattutto rimpianti per gli ospiti che ai punti avrebbero meritato qualcosa in più dell'1-1 andato a libri.

Gli si chiedeva continuità alla Spal, e gli uomini di mister Semplici non hanno deluso. Nella prima frazione di gara hanno patito un pò il maggior tasso tecnico dell'Atalanta, ma non hanno mai dato l'idea di soffrirlo smisuratamente. Gomez ben braccato dalla difesa, la compagine spallina ha tenuto botta grazie al sistema di gioco che è stato adottato nella seconda parte del match, infatti si è passato dopo lo 0-1 dal classico 3-5-2 ad un 4-4-2 molto ordinato, efficace, in grado di spegnere sul nascere le offensive avversarie creando la giusta densità in mezzo al campo. Nuovo modulo che potrebbe pagare ottimi dividendi anche in futuro, con ognuno dei suoi interpreti ben a conoscenza del compito chiamato a svolgere. Insomma, buona organizzazione tattica, con scelte che hanno dato ragione a Semplici. Ancora fuori Borriello, ad Antenucci ed all'ex (poco rimpianto) Paloschi il compito di far male agli orobici. Segno che in casa Spal nulla si debba dare per scontato, gioca solo chi merita, come è giusto che sia.

Il gol subìto da Cristante nel cuore del primo tempo potrebbe essere deleterio per il morale della Spal, ed invece non è stato così. Ha continuato ad aspettare gli avversari, senza scoprirsi, compatta, cercando di bucare l'Atalanta in contropiede, e lo ha fatto nell'occasione del gol del pareggio di Rizzo mettendo in maniera definitiva paura all'avversario, e poi, con l'espulsione di Freuler comminata dall'arbitro con il gentile ausilio del VAR, è iniziata un'altra partita. Gli orobici a qul punto hanno accusato il colpo, e la Spal ha preso coraggio creando un paio di limpide palle gol, occasioni ghiotte tra le quali il palo di Antenucci che ancora ora grida vendetta. Ha piovuto acqua dal cielo di Bergamo ed infinite recriminazioni del popolo spallino, ma la prestazione abbondantemente sufficiente lascia in ogni caso ben sperare. Il Cerbiatto è vivo e vegeto, ed ha tutte le carte in regola per conquistare la salvezza.