Il Sassuolo esce sconfitto dal posticipo contro il Milan, ma il risultato conta fino a un certo punto per la squadra di Bucchi. Chiaro che non faccia piacere vedere la classifica ancora ferma a quota 6 punti alla pausa di novembre del campionato, ma in questo momento in casa neroverde sembrano essere altri i principali problemi da risolvere. Problemi di campo che per forza di cose vanno a incidere su risultati e posizione di classifica.
Contro il Milan l'approccio alla gara è stato sicuramente buono, con una squadra ben messa in campo, abile ad aggredire i portatori di palla rossoneri, costringendoli spesso ad affrettare o forzare la giocata. Si spiega così la pericolosità nulla della squadra di Montella dalle parti di Consigli per i primi 30 minuti di gioco. A fare da contrasto a questa organizzazione di squadra c'è però l'incapacità di sfruttare al meglio i palloni buttati via dal Milan. La squadra non è sembrata avere idee chiare dal punto di vista offensivo, nonostante un esterno di corsa e qualità come Politano e un altro giocatore in grado di creare situazioni interessanti palla al piede o in inserimento come Ragusa. Falcinelli ha lottato per tutta la partita con Bonucci, ma oltre a tanto lavoro per la squadra, fatto di sponde e falli subiti, l'attaccante non ha mai impensierito Donnarumma. Anzi, l'unico intervento del portiere del Milan è su un tiro di Mazzitelli su una transizione da palla recuperata.
Con il passare dei minuti il Sassuolo cala, il Milan mette sul tavolo la maggiore qualità tecnica dei propri giocatori e inizia a trovare qualche soluzione in più per arrivare dalle parti di Consigli. Il gol del vantaggio rossonero arriva da un episodio, ma pochi secondi prima lo stesso Consigli si era superato su Kalinic. Se la questione delle reti subite conta, ma contro Napoli e Milan, ultime avversarie in ordine di tempo, ci può stare di subire qualcosa per la differenza di valori in campo, l'aspetto principale su cui Bucchi sembra dover insistere in questi giorni di pausa è quello legato alla fase offensiva. Il Sassuolo crea e segna troppo poco e questa situazione non cambia con la presenza o assenza di Domenico Berardi. Sia con lui sia senza di lui il Sassuolo fa una fatica tremenda a trovare la via della porta. E quando non accade, spesso e la condizione fisica cala nel corso dei 90 minuti, ecco che gli episodi possono punire in termini di risultati. Quelli che Bucchi è chiamato a fare al più presto, al netto della fiducia in lui ribadita dalla società.