Gol e divertimento allo Stadio 'Zaccheria' tra due squadre che hanno giocato per tutto l'arco del match a viso aperto, senza risparmiarsi. Vibrante, emozionante, ricca di colpi di scena, tra Foggia e Cremonese a farla da padrone sono le emozioni, che si susseguono a raffica soprattutto nel finale del primo tempo. Pugliesi avanti due a zero con i gol di Coletti e Beretta, ma prima Brighenti e poi Mokulu impattano sul due a due prima del quarantacinquesimo. Poi Piccolo completa la remuntada e da calcio franco consegna alla sua squadra tre punti preziosi in ottica classifica.

Il Foggia si dispone il campo con un 4-3-3 tanto aggressivo quanto spregiudicato, con Chiricò, Mazzeo e Beretta a comporre il tridente offensivo. Vacca playmaker davanti alla difesa. Analogo schieramento anche per i grigiorossi lombardi che spediscono in campo l'intera artiglieria pesante: Piccolo, Brighenti e Mokulu in prima linea, l'ex Empoli Croce a centrocampo.

Bella atmosfera allo Zaccheria, più di 10mila spettatori ad assistere ad un match che vive soli 10' minuti di 'rodaggio' prima di entrare nel vivo. All'11' Beretta serve Mazzeo, ma la girata del bomber rossonero è centrale e non impegna più di tanto Ujkani. Sul capovolgimento di fronte, primo squillo della Cremonese con Pesce, la cui conclusione però muore sull'esterno della rete. Ritmi abbastanza sostenuti, entrambe le squadre a caccia degli spazi per far male all'avversario. Dopo 3' giri di lancette, Brighenti segna, ma il suo urlo è strozzato in gola dalla segnalazione dell'arbitro che ravvisa un fuorigioco dell'ariete cremonese. Ospiti più lucidi nei sedici metri finali, ci prova Arini, senza fortuna. Dal 20' in poi la gara si affievola, prima dell'incredibile rush finale della prima frazione di gioco, e quindi per un buon quarto d'ora di occasioni da rete neanche l'ombra, fino a quando al 35' il difensore centrale pugliese Coletti pesca il coniglio dal cilindro e direttamente su punizione disegna una traiettoria imparabile per Ujkani, portando in vantaggio il Foggia. Non doma, la compagine pugliese trova tre minuti più tardi il raddoppio con Beretta, ottimamente assistito da Beretta. Palla al centro, e gol della Cremonese, di rapina, glissato da Brighenti. Emozioni finite? Neanche per scherzo, e Mokulu al 45' impatta sfruttando appieno un assiast al bacio del cursone destro Almici. Scoppiettante prima frazione - soprattutto negli ultimi dieci minuti - di gara che si conclude sul 2-2.

L'allenatore Stroppa, deluso dai suoi, opera un doppio cambio, e fa entrare Gerbo e Fedato per Deli e Chiricò, ma il black-out foggiano prosegue, e la compagine pugliese becca il terzo gol 56', con Piccolo che dalla stessa mattonella emula Coletti ed opera il sorpasso, tra i fischi assordanti del popolo rossonero, fischi rivolti più che a Piccolo, all'indirizzo dei propri beniamini. La Cremonese amministra, rischia solo quando Agazzi si mangia il gol al 65', sparando alle stelle. Per il resto, Foggia confusionario ed inconcludente, atteggiamento che favorisce l'operato degli uomini allenati da Tesser che rischiano solo in una circostanza, al minuto 81' quando dagli sviluppi di un calcio di punizione di Gerbo dal limite corto dell'area di rigore, Arini svirgola la palla che termina di pochissimo a lato, rischiando un incredibile autogol. La Cremonese contiene con maestrìa, dimostrando buona solidità, meritando al triplice fischio finale il successo che spinge i grigiorossi al terzo posto in graduatoria a pari merito con il Venezia, le due soprese in questo inizio di stagione.