Trasferta in terra sarda per il Verona di Pecchia, reduce dal KO interno con l'Inter dello scorso turno. Partita delicata, per questioni di classifica, il Verona occupa la penultima posizione a quota 6, in coabitazione con il Genoa, e per tenore della squadra rivale. Il Cagliari, infatti, nutre i medesimi obiettivi, le due compagini puntano a mantenere la categoria, senza eccessivi patemi. Il tecnico analizza il momento del gruppo, negativo sotto il profilo dei risultati, positivo per l'evidente crescita rispetto all'inizio di stagione. L'undici, ora, segue i dettami imposti dall'allenatore, sa come muoversi nel rettangolo verde.
"Da diverso tempo proviamo a raccogliere punti ma non ci riusciamo, tuttavia se la squadra continua con questo atteggiamento sono certo che potremo recuperarne diversi. Dobbiamo pensare a fare punti contro tutti, non bastano solo le dirette concorrenti per la salvezza. Siamo usciti con amarezza dalle ultime gare considerando il risultato, visto che l’atteggiamento faceva presagire esiti diversi. Chiaramente il risultato finale è però l’unica cosa che conta, e questo deve migliorare. Mi piace dare continuità alla squadra, vedo una certa compattezza, stiamo cercando di dare un’identità precisa; mi piace il modo di stare in campo e fare le due fasi in assoluto equilibrio, sono certo che queste cose daranno i propri frutti".
Si passa poi al Cagliari. C'è un disavanzo in termini d'esperienza, ma non può essere un alibi. Pecchia non esclude ritocchi tattici per sopire le qualità della squadra di Lopez, da poco insediatosi in panchina in luogo di Rastelli.
"È una squadra che ha la giusta esperienza, avendo a disposizione giocatori di un certo valore messi nelle migliori condizioni. Sarà una sfida ostica ma noi dobbiamo fare la nostra partita, affrontandola col giusto atteggiamento e personalità. Il Cagliari viene da una stagione in A, chiaramente questo dal punto di vista dell’esperienza è un punto a favore per loro. Il mio obiettivo è concentrarmi sui miei ragazzi: l’importante è far crescere la squadra di volta in volta e adattare piccoli accorgimenti in base all’avversario".
Interessante, infine, la disamina riguardante Pazzini e Cerci. Profili di spessore, giocatori in grado di portare alla causa qualità e trascorso. Contro l'Inter, un convincente approccio. Secondo tempo di livello per Cerci, grazie a una maggior propensione all'offesa del Verona, rigore chirurgico e consueto impegno per Pazzini. La salvezza, inevitabilmente, passa dalle lune dei due.
"Giampaolo è entrato in un buon momento per noi, contro l’Inter; lui e Cerci si cercano molto e aiutano tantissimo il reparto, sono molto soddisfatto soprattutto dell’atteggiamento di Cerci: la sua condizione è in forte crescita, sta recuperando davvero rapidamente. Da lui ci aspettiamo sempre di più, gara dopo gara. Le sue ultime stagioni pesano perché non ha avuto continuità nel lavoro, ritrovarla adesso quindi è chiaro che per lui sia un’ulteriore sfida. Ad ora però ci sta riuscendo e ne sono contento".