E' un Giorgio Squinzi sofferente quello che parla alla Gazzetta dello Sport. Il patron del Sassuolo, e della Mapei, soffre per la mancanza di risultati della sua squadra ed anche per quella del Milan, di cui lui è noto tifoso. Oggi, alla vigilia dello scontro tra le due squadre che animano il cuore di Squinzi, le parole lanciate verso i rossoneri non sono certo dolci: "E' il mio Sassuolo-Milan più triste. Doveva essere una sfida quasi d’alta quota. E invece...".
Inizia così l'intervista che l'ex capo di Confindustria ha rilasciato alla Gazzetta dello Sport e continua parlando dei deludenti risultati del Milan cinese, che ancora non riesce a brillare dopo i tanti investimenti estivi: "Lo 0-0 con l'AEK è stato brutto. Anzi peggio. Non vedo fenomeni in questa squadra, la rosa non è all'altezza. I cinesi? Quelli dell’Inter sappiamo chi sono: Suning è un grande gruppo. Quelli del Milan hanno ancora tutto da dimostrare". Non ci va leggero Squinzi, che attacca direttamente i rossoneri dichiarando che non hanno una rosa all'altezza, ma le critiche del patron neroverde non risparmiano nemmeno la propria squadra, che dall'addio di Di Francesco e l'approdo di Bucchi non ha ancora trovato un equilibrio che gli permetta di tornare nella prima metà della classifica.
Il tecnico sassolese però non rischia il posto: "Rischia più Montella o Bucchi? Bella domanda. Se a decidere fosse il buon senso, nessuno dei due. Ma a volte si decide con la pancia dei tifosi - spiega Squinzi - E comunque a Bucchi abbiamo già confermato la fiducia: non sappiamo ancora quali sono i suoi limiti. Però sinceramente speravo meglio. Ho visto un po’ di confusione anche a livello tattico, poi per fortuna Bucchi ha lasciato il 3-5-2 tornando al 4-3-3 che piace tanto a Di Francesco".