Un punto prezioso quello ottenuto dalla Juventus al José Alvalade, di fronte ad una squadra forte e ben organizzata, capace di mettere a più riprese in difficoltà i più quotati bianconeri pensando ad un certo punto anche a poter vincere la partita. Gli uomini di Massimiliano Allegri tornano in Italia con un risultato che da un lato lascia l'amaro in bocca e pone dei seri interrogativi sui soliti problemi di approccio che si vedono da inizio stagione, dall'altro però rappresenta un passo avanti per la conquista degli ottavi di finale.
La situazione. I due pareggi visti nel Girone D non spostano gli equilibri della classifica, ma rappresentano comunque un passo avanti per le due formazioni in zona ottavi, pur con tutte le riserve del caso. Anche il Barcellona non ha entusiasmato contro l'Olympiacos: nell'inferno del Karaiskakis Messi e compagni si sono ritrovati con le polveri bagnate, davanti ad una difesa piazzata benissimo e un Proto in stato di grazia. Lo 0-0 mette comunque al sicuro il passaggio alla fase successiva, ma non il primo posto, a cui allo stesso tempo la Juve avrebbe potuto avvicinarsi portando a casa il bottino pieno in Portogallo. La classifica è quindi questa, tenendo conto che a parità di punteggio la priorità va prima agli scontri diretti e poi alla differenza reti (tra parentesi):
Barcellona 10 (+6)
Juventus 7 (0)
Sporting Lisbona 4 (-1)
Olympiacos 1 (-5)
La quinta giornata. Si arriva quindi al rush finale con una situazione definita ma non troppo, con due squadre ancora in lotta per il secondo posto - anche se il pari di ieri ha sicuramente avvantaggiato la Juve - e un Barcellona non ancora sicuro della testa del girone. Sarà proprio Juventus-Barcellona il match clou non solo del girone ma dell'intera serata di Champions League: i bianconeri aspettano i blaugrana all'Allianz Stadium per riscattare la disfatta di due mesi fa e giocarsi tutte le proprie carte per ottenere il primo posto e allo stesso tempo staccare definitivamente lo Sporting. Una vittoria di per sé non basterebbe alla squadra di Allegri per superare i catalani: serve ribaltare il 3-0 dell'andata e giocarsela poi sulla differenza reti, oltre a sperare in un passo falso avversario nell'ultima partita. In caso di risultato speculare a quello del Camp Nou anche la differenza reti sarebbe pari (+3 per entrambe) e varrebbero i gol fatti, con la Juventus avvantaggiata perché salirebbe a quota 8 con i blaugrana fermi a 7. Dall'altra parte lo Sporting incontra l'Olympiacos, nella speranza di staccarlo definitivamente e mettere al sicuro almeno il passaggio ai sedicesimi di Europa League, che in caso di passo falso rischierebbe di non essere più così scontato.
La sesta giornata. Ci si giocherà poi tutto all'ultimo atto, dove il Barcellona ospiterà lo Sporting mentre alla Juventus toccherà la difficile trasferta greca, in uno stadio dove il Barça ieri è stato bloccato sullo 0-0 e dove anche lo Sporting ha dovuto faticare. L'Olympiacos ha dimostrato di volersela giocare fino alla fine, pur avendo ormai poco da dire in ottica qualificazione, mentre ai portoghesi tocca l'ostacolo più arduo proprio alla fine. Il rischio è che lo Sporting arrivi al Camp Nou a situazione già ben delineata e matematicamente stabile, e che quindi affronti il match senza quella cattiveria dimostrata nelle partite precedenti, d'altro canto però, se il discorso qualificazione dovesse essere ancora aperto i portoghesi venderebbero sicuramente cara la pelle fino all'ultimo. Ciò che conta di più è che i bianconeri sono ancora padroni del loro destino, almeno per quanto riguarda il secondo posto, e che la partita con il Barcellona vive di prospettive completamente diverse a quella della complicata trasferta di Settembre: ora c'è una Juve più sicura e convinta, con dei nuovi innesti pienamente inseriti e una voglia di riscattarsi che può colmare il gap tecnico con i blaugrana.