Dopo la gran vittoria di ieri sera, Suso ha da poco concluso la conferenza stampa in vista del delicato match contro la Juventus.
Lo spagnolo ha iniziato parlando proprio del successo contro il Chievo Verona: "Avevamo bisogno di una vittoria come quella di ieri per prendere fiducia. Contro la Juventus dobbiamo far vedere che stiamo crescendo e che stiamo migliorando".
Sabato sera a San Siro arrivano i campioni d'Italia: "Può succedere di tutto. Loro sono molto organizzati, ma noi dobbiamo essere uniti e quando avremo la palla, provare a giocare e prendere almeno un punto. La conosciamo. Sono una squadra forte. Dobbiamo dare il 100%, ma la vittoria di ieri ci ha fatto bene. Abbiamo più fiducia e dobbiamo arrivare a sabato e giocare da squadra, compatti. Poi a San Siro, nel nostro stadio. Penso che loro sono più forti di noi, altrimenti gli saremo davanti. A San Siro con le piccole dobbiamo vincere, con le grandi può succedere di tutto. Penso che sabato non dobbiamo perdere, altrimenti diventa troppo difficile. Ma tutti vogliamo vincere sabato, ma un pareggio è il minimo".
Sulla posizione traballante di Vincenzo Montella: "Lui mi ha dato tutto. Noi siamo molto contenti con lui e fino all'ultima partita e fino all'ultimo minuto faremo di tutto. Un po' di preoccupazione c'era. Non abbiamo vinto le partite che dovevamo vincere ed era normale ci fosse preoccupazione. Ieri era fondamentale vincere e ora dobbiamo andare avanti".
Sul suo passato, in particolare sul periodo al Genoa: "Non so se sarei esploso o meno. Ma quel periodo sono stati molto importanti. Ho trovato una squadra e un allenatore che mi hanno fatto star bene e sono molto contento. Sento Gasperini ogni tanto ed ho un buonissimo rapporto con lui perché è stato molto importante per me". Chiusura su Calhanoglu: "E' un giocatore di qualità. E' più facile giocare così. Lui viene da un altro campionato, è stato 3-4 mesi senza giocare e l'adattamento non è facile. Non parla ancora la lingua e non riesce ancora ad esprimersi. Deve prendersi il suo tempo, ma deve dimostrare di poter essere importante".