Chi si aspettava un cambio di ritmo, ed un minimo di continuità dopo la buona prestazione (con annessa vittoria meritata) a Ferrara, si è dovuto ben presto ricrederere. Il Sassuolo sceso in campo al 'Mapei Stadium' ieri sera è apparso il lontano parente di quello volitivo, brillante, ammirato appena pochi giorni fa. Il risultato di 0-1 è il riassunto perfetto di una gara nella quale la truppa neroverde non ha mai dato l'impressione di poter creare grossi pericoli all'Udinese, che ha strappato i tre punti svolgendo semplicemente il compitino, nulla più. La prima rete italiana di Barak ha condannato il Sassuolo alla sesta sconfitta stagionale.
Bisogna dirlo, in campo una squadra ha avuto più fame dell'altra, e questa non era di certo il Sassuolo. Mai un'azione manovrata, fluida, partita dal centrocampo. Troppi lanci lunghi a superare la linea mediana del campo, con gli attaccanti che non l'hanno quasi mai vista. I friulani, più brillanti fisicamente, hanno vinto molti più duelli sul rettangolo di gioco, e sono stati cinici riuscendo a capitalizzare una delle poche occasioni da gol avute. Sassuolo rimandato. Riavvolgendo il nastro della partita, gli emiliani si sono resi pericolosi soltanto in una circostanza, con Politano che ha provato a cercare di ritagliarsi un pò di gloria personale, ma Bizzarri gli ha risposto no. Per il resto, nient'altro da segnalare, squadra abulica, reparti slegati tra loro e pochi rifornimenti per le punte che hanno fatto una fatica cane per tutto l'arco del match.
Non c'è dubbio che il Sassuolo ha fatto un passo indietro rispetto a domenica scorsa, sul piano del gioco e della voglia. Si resta aggrappati alle giocate individuali dei vari Berardi o Politano, ma se questi ultimi non accendono la luce, si resta inesorabilmente al buio. Falcinelli fantasma di se stesso, lontano parente del brillante attaccante che da solo o quasi ha trascinato lo scorso anno il Crotone verso l'àncora della salvezza. Poteva essere la partita della svolta, conquistare l'intera posta in palio avrebbe significato per il Sassuolo compiere un bel balzo in avanti in classifica e distanziare le dirette rivali, ma invece ciò è rimasto solo un desiderio inaudito, la realtà è ben diversa, ma ormai in quel di Sassuolo tutti (o quasi) hanno in mente ben impressa quale sarà la stagione che si vivrà dalle parti della cittadina emiliana: un'annata di sofferenza, e se la squadra resterà tale, con questo atteggiamento superficiale, si andrà incontro a tante sconfitte, con il rischio di trovarsi, a primavera inoltrata, nei bassifondi della classifica.