A testa alta. Marco Baroni prova a scuotere il suo Benevento, reduce dall'ottava sconfitta di fila nel posticipo di lunedì sera sul campo dell'Hellas Verona. Tra inconsistenza offensiva e le solite disattenzioni che hanno condizionato il risultato, i sanniti hanno collezionato l'ennesima battuta d'arresto stagionale senza riuscire ad invertire una rotta che li vede sempre più ultimi della classe.
"Siamo consapevoli della situazione. Abbiamo bisogno del pubblico per centrare il primo risultato utile della stagione. Dobbiamo avere coraggio per uscire da una situazione così complessa. Sono certo che la via d’uscita esiste. Otto sconfitte? Sono state condizionate da un bel po' di sfortuna. Sono certo che usciremo da questa situazione difficile a testa alta". Queste le parole del tecnico toscano nella conferenza stampa di ieri in vista della sfida alla Fiorentina di domenica pomeriggio. Gli stregoni hanno urgenza di muovere la classifica, di smuovere animi e fiducia di una squadra che, complici anche i tantissimi infortuni, sembra non riuscire ad invertire la rotta intrapresa. Per la gara contro i gigliati Baroni non dovrebbe avere a disposizione Parigini, Ciciretti e, ancora una volta, D'Alessandro, al pari di Costa e Di Chiara per quel che riguarda la difesa.
"Parigini ha subito un trauma distorsivo, ma è in fase di miglioramento. Stesse condizioni per Amato Ciciretti. Costa e D’Alessandro stanno svolgendo un lavoro differenziato. Una valutazione la faremo con il medico giorno dopo giorno per eventuali recuperi. Questo il quadro degli infortunati, al quale si aggiungono anche le situazione di Lombardi affaticato dopo la gara di Verona e di Di Chiara che si è sottoposto ad accertamenti a Roma, niente di preoccupante per lui. Ritengo che Venuti possa giocare centrale difensivo perché può farlo. Conosce benissimo come lavoro. Il calciatore è convinto di questa cosa e mi dà garanzie". Un breve passaggio anche sulla scelta di tenere fuori Belec al Bentegodi: "Non mi era parso sereno, pertanto, ho deciso di farlo partire della panchina, non si è mai rifiutato di accettare questa scelta".
Lo sguardo si è spostato successivamente alla sfida contro la Fiorentina, preceduta nella giornata di ieri da un lungo faccia a faccia con la tifoseria. Un confronto costruttivo, volto a rasserenare gli animi per quanto possibile e fare cerchio attorno alla squadra: "Con questo quadro tocca a me fare delle valutazioni sugli uomini da schierare in campo contro i viola di mister Stefano Pioli. Sarà una partita difficile che proveremo a vincere senza nessun timore da questo momento in poi. Dobbiamo guardare a noi stessi. La Fiorentina è una squadra in grado di trovare la giocata giusta. E' importante come noi andiamo in campo. E' una gara in occorreranno ritmo, pressione e convinzione. Sono queste le componenti che possono portarci al risultato”.
Uno dei maggiori problemi dei sanniti è la leggerezza e l'impalpabilità del reparto offensivo dei sanniti, apparso troppo spesso scollato dal resto della squadra e mai pericoloso: "Dobbiamo adesso migliorare in attacco che è il reparto apparso più inconsistente ad eccezione nella gara con l’Inter. Vedo calciatori in crescita. Iemmello ha fatto una partita di grande sacrificio e si è mosso bene. Anche qui deve entrare in gioco maggiore convinzione. Portiamo bene la palla, ma negli ultimi venti metri non riusciamo a concretizzare. E' una situazione sulla quale stiamo lavorando".