Non che ce ne voglia Fabio, ma se in estate, dopo la campagna faraonica dei rossoneri, ci avessero detto che al 18 ottobre sarebbe stato il migliore del Milan non ci avremmo creduto. Invece il numero 11, prelevato dal Sunderland in prestito oneroso (un milione di euro) con obbligo di riscatto fissato a 5 milioni di euro , è tra i più positivi nella rosa di Montella. In questo periodo nero, in termini di risultati, l'attaccante classe 1991 è uno dei giocatori più efficaci.
Fabio Borini ha giocato fino ad oggi 10 partite ufficiali con la maglia milanista, così suddivise come sottolinea la Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina: sei in Serie A, tre tra preliminari e Playoff di Europa League e una nella fase a gironi. L'ex Sunderland è anche andato in gol in un’occasione, contro lo Shkendija - 6-0 il finale.
Nel suo nuovo ruolo di esterno di centrocampo è diventato prezioso per il Milan: anche nella bruciante sconfitta contro l'Inter è stato uno dei migliori in campo. Un giocatore reduce da annate non brillanti, da quando Montella lo ha reinventato laterale di una mediana a 5, dopo il grave infortunio subito da Conti, sta dando indicazioni positive all'interno di un periodo decisamente complesso per il Milan. Il tecnico campano anziché puntare sui sostituti di ruolo, quali Abate e Calabria, ha dato fiducia a Borini. Inoltre l'ex Roma è molto duttile: nato attaccante, può essere schierato da esterno offensivo all'occorrenza. Ci mette grinta, spirito di sacrificio in ogni partita e, queste sue doti, lo stanno mettendo in mostra anche nei momenti peggiori. Inoltre, cosa fondamentale, sta interpretando a meraviglia un ruolo tecnicamente non suo.
In questo momento difficile per il Milan, l'esempio di Borini deve diventare un esempio da seguire per i compagni.