"Non so se vinceremo le prossime partite, il sorriso però non l'abbiamo perso ancora". Prova a caricare l'ambiente il presidente del Benevento Oreste Vigorito che, ai microfoni di Radio CRC ha parlato del momento della sua squadra e della prossima gara che i sanniti affronteranno al Bentegodi di Verona contro l'Hellas in un altro scontro diretto per la salvezza. Il patron, tuttavia, ha iniziato il suo intervento analizzando le prime sette gare andate agli archivi con altrettante sconfitte.
"Queste prime sette partite le abbiamo affrontate come se fossimo stati ancora in Serie B anche se, in almeno tre di queste, non avremmo meritato di perdere. Pesa il gol annullato dal VAR contro il Bologna. Sinceramente ancora non ho capito come funziona". Dal presente al passato, con il ricordo della fantastica promozione in A che il patron non dimenticherà mai: "La promozione in Serie A è stata una bellissima emozione, arrivata probabilmente molto presto. Sono felice di averla conquistata e la difenderemo con le unghie e con i denti. Però, devo ammettere che restando in B forse avremmo avuto il tempo di crescere meglio".
L'analisi si sposta successivamente sulle problematiche affrontate fin qui dai sanniti, con il tecnico Marco Baroni messo sulla graticola già da qualche giornata, nonostante qualche handicap non di poco conto: "Baroni aveva tutte le ragioni, al netto degli errori, per ritrovarsi in una situazione così. I calciatori che sono arrivati sono stati tutti richiesti da lui che poi per vari motivi non sono stati utilizzabili. Abbiamo scelto di fare quindici giorni di ritiro avendo la fortuna di trovarci a quattro punti dall'ultimo posto utile per la salvezza".
Ed infine, la chiosa sulla sfida del Bentegodi contro il Verona e sulla situazione di panchina di Baroni: "Il Verona fa parte della nostra classifica, lunedì sera dopo la partita ci saranno riflessioni attente su tutto. Sono contrario ai cambiamenti perché chi arriva ha molti alibi".