Juventus-Napoli, Napoli-Juventus. Alessandro Del Piero non ha alcun dubbio, saranno le formazioni di Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri a giocarsi lo Scudetto 2017/18. L'ex attaccante dei bianconeri, intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha parlato del dualismo che, in questo avvio di campionato, ha visto protagonisti piemontesi e campani, abili nello sfruttare la striscia positiva del lavoro dello scorso anno e della programmazione societaria per partire al meglio in stagione e centrare il primato con sette vittorie di fila. 

Al contempo, però, la cessione di Bonucci da parte della Juventus potrebbe aver contribuito, e non poco per Pinturicchio, a livellare i valori in campo: "Anche per questo vedo una Juve più vulnerabile rispetto agli altri anni. Io la vedo sempre come la favorita numero uno, ma con meno margine. Questo Napoli è assolutamente da scudetto". Analizzando nel dettaglio la cessione del centrale ex Bari, l'ex attaccante Campione del Mondo ha così proseguito: "Il calcio a volte è fatto di meccanismi complessi. Ricordo Leo quando arrivò a Torino, in questi anni ha fatto dei progressi giganteschi. Inoltre parliamo di un leader e un professionista scrupoloso. Giocare nella Juve lo ha reso migliore, e lui ha reso migliore la Juve. La società in questi anni ha sempre fatto dei cambiamenti, ma una fortezza come la BBC non era stata toccata e non c’è dubbio che ci sia stata una grave perdita. Anche perché cambiare giocatori dietro non è come farlo in attacco, ci sono dei movimenti e delle situazioni che necessitano di tempo per essere perfezionate".

Un consiglio, dunque, al Napoli di Maurizio Sarri, il quale sembra sornione in attesa di qualche passo falso dei sei volte campioni d'Italia: "Il Napoli dovrà essere bravo ad approfittare del periodo necessario a oliare nuovamente certi meccanismi". I dubbi, di Del Piero ma non solo, nei confronti dei partenopei, risiedono soprattutto sulla durata dei campani a lungo andare: "Non è mai semplice correre su tre fronti facendo giocare quasi sempre gli stessi giocatori. Alla lunga rischi di perdere in brillantezza. L’infortunio di Milik non ci voleva, limita ancora di più le rotazioni. Sarri ha creato una macchina quasi perfetta, ma qualche volta dovrà anche improvvisare e fidarsi di tutta la sua rosa. E c’è l’eventuale Champions che in Primavera si mangia tante energie".

Parole al miele anche per Maurizio Sarri, Deus ex Machina delle fortune della creatura partenopea, con una particolare menzione anche per l'operato della dirigenza campana: "Sarri è una persona molto interessante, ma soprattutto è un grandissimo conoscitore di calcio. Basta vedere certi gol per capire che c’è dietro un percorso di anni. In questa stagione i suoi giocatori hanno anche maggiore consapevolezza. La struttura societaria è cresciuta di pari passo con quella sul campo. In questo De Laurentiis è stato bravissimo, non dimentichiamoci che il Napoli era in Serie B con noi".