Meno certezze che punti. Volendo riassumere in maniera stringata il momento del Sassuolo, il raffronto tra il bottino di classifica e la fiducia della squadra nei propri mezzi può essere piuttosto azzeccato. Una gara al ribasso che rende l'idea dello stato d'animo in casa neroverde, una crisi accentuata ulteriormente dalle sei reti imbarcate dalla Lazio all'Olimpico, la quinta sconfitta in sette gare fin qui disputate in campionato - unica vittoria quella ottenuta a Cagliari, 0-1 con rigore di Alessandro Matri. Quattro le reti segnate in totale, tante quanti i punti, mentre i gol subiti sono stati 15, con due clean sheet, ovviamente nelle due occasioni in cui sono stati presi dei punti.

Il Sassuolo di questo primo mese e mezzo di stagione è apparso innanzitutto spaesato, spogliato di alcune certezze durante il mercato estivo, tre su tutte: la velocità di Defrel in avanti e la conseguente possibilità di giocare sul lungo, l'intelligenza ed il talento di Pellegrini in entrambe le fasi, Eusebio Di Francesco. Inutile girarci intorno, la squadra è stata enormemente indebolita dal mercato, certo è che nessuno si sarebbe atteso un calo così drastico, soprattutto perché Bucchi avrebbe dovuto, secondo le idee di alcuni, continuare sulle orme del lavoro svolto dall'ex centrocampista nei suoi cinque anni passati in Emilia. L'ex attaccante ha inizialmente percorso quella via, rimuovendo però il 4-3-3 dopo soltanto due partite, adottando un 3-5-2 che non ha per la verità smosso troppo le carte in tavola.

Imputare colpe all'allenatore o ai giocatori è per la verità complicato, va infatti specificato che, per certi versi, il Sassuolo ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato: la prestazione di Bergamo, nella gara poi persa 2-1 contro l'Atalanta, è stata sicuramente degna di nota, così come il primo tempo contro la Lazio (i neroverdi hanno più volte sfiorato il gol del raddoppio). I risultati sono però corrisposti a sconfitte e la classifica parla di un diciassettesimo posto, soltanto davanti a Verona, Genoa e Benevento. 

Al rientro dopo la sosta, il Sassuolo affronterà tre partite nel giro di dieci giorni tutte di capitale importanza. Il calendario prevede infatti il match casalingo con il Chievo, poi la trasferta con la Spal ed infine di nuovo al Mapei Stadium contro l'Udinese. Tre gare potenzialmente da nove punti, tre sfide alla portata dei neroverdi, i quali hanno necessità quasi vitale di punti per rilanciare una classifica triste e ritrovare fiducia. Di un paio di vittorie ne ha bisogno soprattutto Cristian Bucchi, il quale potrebbe rischiare l'esonero se non dovesse riuscire ad approfittare del favore del calendario. I jolly sono già stati bruciati nelle prime mani, ora servono solo risultati positivi.