Avanti con Vincenzo Montella, senza nessun tipo di dubbio o tentennamento. Nell'immediato post partita della sconfitta di San Siro contro la Roma, il Milan ha fatto arrivare forte e chiaro il proprio messaggio a tutti quelli che iniziavano già a pensare ad una panchina traballante in casa rossonera. Il k.o. contro Di Francesco, quindi, è stato percepito in maniera diversa rispetto a quanto era accaduto dopo la sfida contro la Sampdoria.
Anche nelle dichiarazioni del post partita l'unità di intenti e di sensazioni è sembrata emergere in maniera chiara, da Montella fino ad arrivare a Mirabelli: "È stata la nostra migliore interpretazione del modulo. Purtroppo dispiace, il risultato pieno ci avrebbe fatto svoltare ma siamo veramente vicini", ha spiegato il tecnico al termine della gara ai microfoni di Milan TV. Più o meno lo stesso pensiero espresso dal d.s.: "I toni sono diversi rispetto a Genova perché la prestazione è stata diversa. Per settanta minuti abbiamo dominato un grande avversario come la Roma, se vogliamo trovare per forza un colpevole facciamo pure, ma dobbiamo essere molto equilibrati ad analizzare queste gare, ce la siamo giocati alla pari facendo una buona gara". Insomma la pausa non sarà sicuramente facile in casa Milan, ma poteva andare decisamente peggio per quello che riguarda voci e indiscrezioni.
Se la società, infatti, non avesse fatto trapelare assoluta fiducia nell'allenatore rossonero, si sarebbero rinforzate le voci che vogliono nomi come quello di Ancelotti o Lippi come nomi caldi per la panchina rossonera. La prossima partita, al rientro dalla sosta delle Nazionali, è però il derby contro l'Inter. Una gara già tutta particolare di per sè, figuriamoci se arriva, in casa Milan, dopo due sconfitte consecutive e con tante voci che aleggiano intorno alla squadra, tra rendimenti individuali non all'altezza e tanti difetti su cui Montella è chiamato a lavorare in fretta. Il punto fondamentale è stato evidenziato nei giorni scorsi: il Milan vorrebbe tempo, ma non ce l'ha, la frenesia di avere risultati immediati di alto livello ha contagiato buona parte della tifoseria e la memoria delle cifre investite sul mercato in estate non aiutano a mantenere l'equilibrio.