L'Avellino vola in vetta alla classifica dopo una gara da montagne russe vinta rimondanto un doppio svantaggio contro l'Empoli. Gara a due volti, che ha visto l'Empoli primeggiare per una buona mezz'ora, e gli irpini cambiare volto e ritmo con l'ingresso di Bidaoui, che ha guidato il ribaltone.
Caso di studio Vivarini mette in mostra il suo gioco veloce, fatto di ripartenze centrali fulminee e squadra racchiusa in un fazzoletto, che ha destato l'interesse addirittura di sua maestà Mourinho. L'Avellino, costretta ad allungarsi, va in difficoltà e nei primi 10 minuti fatica a uscire dalla propria metà campo. Difesa e centrocampo non riescono a leggere le rapide combinazioni dettate dai centrocampisti toscani per Caputo e Donnarumma, ed è l'ex Salernitana ad approfittare del troppo spazio concessogli per fulminare Radu con un tiro che si infila all'incrocio. L'Avellino accusa il colpo e perde anche Morosini, ma ha tuttavia un paio di buone occasioni non sfruttate da Ardemagni, che si lascia ipnotizzare da Provedel. La sensazione è che la retroguardia dell'Empoli non sia all'altezza del resto della squadra. I tre centrali vengono sorpresi in due occasioni dai lanci lunghi dell'Avellino, e vanno in difficoltà quando arrivano cross dalle corsie laterali.
Il talento oltre la tattica In avvio di ripresa, tuttavia, l'Empoli trova con Zajc il gol dello 0-2: lo sloveno calcia magistralmente una punizione da quasi 30 metri sulla quale Radu non può nulla. L'Empoli sbaglia però a credere di poter amministrare il risultato. L'ingresso di Bidauoi manda in tilt la macchina fino a quel momento perfetta di Vivarini. L'ex giocatore del Parma è imprendibile, con i suoi dribbling fa impazzire la difesa empolese. L'Avellino accorcia con Kresic, che di testa sfrutta un calcio di punizione battuto da Di Tacchio e conquistato da Bidaoui. Gli irpini moltiplicano gli sforzi, la difesa toscana non regge e 8 minuti dopo arriva il pareggio: Castaldo viene atterrato da Seck e dagli 11 metri fa secco Provedel. Il Partenio capisce che la rimonta si può completare, Bidaoui continua a pungere mentre l'Empoli, timoroso, non sa reagire. L'ennesima sgroppata di Bidauoi si conclude con una pennellata di Laverone per la testa di D'Angelo, il capitano irpino indirizza il pallone là dove Provedel non può arrivare. L'Empoli avrebbe il tempo per tentare il pareggio, ma non va oltre un paio di telefonate per le braccia di Radu, resta in 10 per l'espulsione di Krunic e può solo assistere ai festeggiamenti dell'Avellino, che inaspettatamente (tranne che per il proprio allenatore) si ritrova in testa alla classifica.