Il Benevento prosegue il ritiro romano, deciso dalla società all'indomani della brutta sconfitta patita allo 'Scida' contro il Crotone. Fermo ancora al palo, il club giallorosso sta preparando la difficile sfida che lo vedrà opposto alla lanciatissima Inter. Non la più agevole delle partite per tentare di conquistare i primi punti in Serie A della sua storia. Nel pomeriggio, si giocherà anche un'amichevole con dilettanti romani perchè Baroni abbia la possibilità di provare la squadra che domenica sarà opposta ai nerazzurri al 'Vigorito'.

L'infermeria è ancora piena, e di certo non è un buon modo per preparare una gara che sa già di ultima spiaggia per l'allenatore Baroni, a serio rischio esonero qualora dovesse fallire ancora. Precarie le condizioni fisiche di D'Alessandro, Djimsiti e Iemmello che ieri hanno svolto lavoro personalizzato ed oggi non prenderanno parte alla partitella. Anche Antei e Ciciretti saranno out contro l'Inter, poichè ad oggi, giovedi, sono alle prese esclusivamente con dosi di lavoro differenziato. Tra gli infortunati, ora figura anche il nome di Kanoutè, che soffre nuovamente di dolori all'articolazione della spalla che spesso in passato si è lussata.

Uomini contati, e formazione che quindi non si discosterà molto da quella vista all'opera contro Napoli, Roma e Crotone. Interpreti simili, ma può cambiare il sistema di gioco in quanto si potrebbe ammirare per la prima volta in stagione il 4-5-1, un modulo più abbottonato per cercare di evitare figuracce, come quelle fatte negli ultimi due/tre turni di campionato. L'obiettivo è chiaro: rimpolpare la zona mediana del campo con un centrocampista centrale in più, tentando di ostruire le linee di passaggio agli avversari impedendogli una facile costruzione del gioco, con i vari palleggiatori, tra i quali Borja Valero e Joao Mario.

Intanto, per quanto riguarda il 'caso Lucioni', si terrà lunedì 2 ottobre la prima audizione alla Procura Antidoping del Coni. Il giocatore giallorosso deve rispondere di uso di una sostanza contenente Clostebol, uno steroide anabolizzante. Rischia un lungo stop, che potrebbe perdurare fino a quattro anni.