Insieme a Vincenzo Montella, nella conferenza stampa in vista del match di Europa League contro il Rijeka, era presente anche il capitano del Milan, Leonardo Bonucci.
Giornate non facili a Milanello dopo il brutto ko contro i blucerchiati: "Sono state 72 ore intense, come giusto che sia quando vesti una maglia così importante. A Genova è successo quello che non doveva succedere. Io sono carico al punto giusto per continuare e migliorare la mia condizione fisica e mentale e la voglia di far parte di questa squadra e di essere un giocatore importante".
Tante le critiche ricevute: "Non sono soddisfatto perché ho commesso diversi errori di precisione, di chiusura. Come dicevo prima, ho voglia di rispondere sul campo a tutto quello è stato detto. Ho sempre preso le critiche come uno stimolo per migliorare. L'ho fatto da quando sono arrivato al Milan e lo farò anche oggi. Continuo a vivere di fame e stimoli. Siamo una squadra nuova ed è normale che si poteva inciampare in situazioni scomode. Giocare ogni tre giorni è diverso che una volta a settimana. Ricaricare la mente è fondamentale. Nei 7 anni con la Juve, ero sempre pronto a sfidarmi per esser sempre pronto. Dobbiamo imparare che giocando ogni tre giorni devi focalizzarti sul recupero e sulla partita successiva. Quello che è successo a Genova è stata una lezione importante per tutti noi".
L'ex Juventus è arrabbiato per il momento? "Sono arrabbiato il giusto, che mi permetterà di racimolare le forze mentali per affrontare una partita importante come quella di ieri. Quello che ci siamo detti nello spogliatoio rimane tra di noi. Dobbiamo trasportare sul campo quelle cose e migliorare, anche grazie alla competizione in allenamento. Questo è stato il segreto che ha portato la Juve a vincere negli anni, in un gruppo che dava tutto in campo e in allenamento. Sono sicuro di aver imparato tanto dai quei campioni e devo metterlo a disposizione dei miei nuovi compagni. Il gruppo si formerà in poco tempo ed arriveranno dei grandi risultato".
Infine sulla questione modulo: "Io sono tranquillissimo, questo dilemma ha sempre fatto parte della mia storia. Tanti dicono che ho fatto bene alla Juventus da centrale nei 3, ma in Europa abbiamo giocato a 4, all'Europeo 2012 ho giocato a 4 e al Bari ho giocato a 4. Io sono a completa disposizione dell'allenatore e del CT per ogni modulo. Il 3-5-2 non è stato scelto per me. Io posso giocare e rendere bene o meno a prescindere dal modulo. Ora sono io che devo rendere di più come giocatore e leader di questa squadra".