Vincenzo Montella ha da poco concluso la conferenza stampa in vista del match casalingo contro il Rijeka. Andiamo a sentire le sue parole!

Un momento non facile per il Milan dopo il brutto ko contro la Sampdoria: "Tutto fa parte del gioco, sono sereno ed equilibrato, sono state ore molto impegnative, so che alleno una squadra gloriosa, ho il desiderio e l'energia per allenarla. Ho individuato alcune cose su cui intervenire, so che la strada è quella giusta" Ma la società è fiduciosa: "Ringrazio Mirabelli e Fassone che mi lasciano libero nelle mie scelte, sento una società presente e forte che mi lascia autonomia. Sono fiero di allenare il Milan, ho capito che nelle difficoltà riesco a dare il meglio di me stesso. Questo è un momento di difficoltà, mi sono sempre rialzato, sono cresciuto che questo è un passaggio per un'ulteriore crescita"

Due battute d'arresto pesanti - Lazio e Sampdoria - un contraccolpo naturale per una squadra in divenire: "Penso di essere molto equilibrato - ha dichiarato Montella- nelle cose, mi avete stimolato ulteriormente in maniera positiva. Il percorso è quello giusto. Non mi sento in difficoltà perché sono motivato e combattivo, due incidenti di percorso in questo nuovo progetto ci possono stare. Ho dato la mia interpretazione, si va avanti. Mi sento orgoglioso di essere equilibrato nelle scelte. Si dicono tante cose, si dice anche che io non urli. Chi sa insegnare non urla, non si dimostra carattere con l'urlo. Non devo recitare in panchina. Per la campagna acquisti mi lego a questo, è stata importantissima. Sono stati presi giocatori vincenti, pronti e potenziali campioni. Sono giocatori funzionali, c'è bisogno di un adattamento. E' una squadra destinata a crescere, magari anche senza di me nei prossimi cinque anni, è una squadra che vale molto e varrà molto. Quando faccio la formazione non mi chiedo quanto sono stati pagati i giocatori, è un falso problema anche questo". 

Sulla gara di Europa League di domani sera e se ci sono differenze dal campionato: "Siamo provati e desiderosi di giocare, è una squadra molto pratica e fisica. C'è bisogno di una partita di temperamento, c'è bisogno di una gara compatta. Devo andare oltre i numeri, le partite di Europa League erano le prime e non venivamo da altre partite. La gara con la Sampdoria era la quinta di una serie disputata ogni tre giorni. Quanti giocatori sono abituati a giocare ogni tre giorni? Richiede una preparazione, un'abitudine mentale e fisica. Noi non ne abbiamo tantissimi e c'è stato anche un calo mentale. Devo abituarli a questo nuovo calcio, l'Europa League ti porta via delle energie nel preparare delle partite. Bisogna intervenire il prima possibile su questo. Il punto focale è quello e sono certo che lo faremo". 

Capitolo Marra: "Non era Marra il problema - le parole del tecnico rossonero - ci sta che ci possano essere delle divergenze. Lui era un fratello per me, ho fatto questa scelta per salvare anche gli altri miei fratelli. Sa che gli voglio bene, non è un capro espiatorio, non c'era più sintonia sulla strada da intraprendere. Voglio bene a Marra, ho corso dei rischi con lui e per lui. In dei momenti se non c'è la stessa visione, non c'era l'energia giusta da trasmettere ai ragazzi. "La società mi sostiene totalmente nelle scelte del mio staff, mi dà totale carta bianca. La scelta è totalmente mia e quella futura sarà totalmente mia. Li ringrazio"

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