Cristian Bucchi non ci sta a perdere, soprattutto se si considera il modo in cui si è conclusa la sfida, decisa solo nei minuti finali da una rete di Okwonkwo. Intervistato dopo la gara, l'ex tecnico del Perugia sottolinea proprio questo concetto: "Di chi è la colpa della sconfitta? Né l’allenatore né la squadra possono vincere o perdere da soli. Credo che questa sia una sconfitta immeritata, nel primo tempo meglio il Sassuolo, nel secondo meglio il Bologna, ma la partita era in totale equilibrio fino all’espulsione di Magnanelli. Rimanere in dieci nella terza partita della settimana è chiaro che non è il massimo, poi abbiamo sofferto e abbiamo retto fino all’episodio che ha determinato la sconfitta".
In merito al confronto con Tagliavento, Bucchi spegne le polemiche: "A fine partita sono andato dall’arbitro per salutarlo e per parlare di un’azione a centrocampo in cui per me era fallo su Missiroli fatto da un giocatore che poi poco dopo è stato ammonito e quindi avrebbe potuto pesare. Ma è stato un confronto sereno. La squadra segna poco? - risponde - Sui pochi gol fatti dico che le occasioni le creiamo ma siamo pochi bravi a finalizzare. Mi piace che la squadra sia squadra, sia quadrata. Poi stasera abbiamo perso con una squadra che ha messo in difficoltà Napoli e Inter, la rabbia e il rammarico per questa sconfitta ci deve far migliorare".
Importante, poi, anche il passaggio sull'attuale momento del suo Sassuolo: "Lo stato di salute dei calciatori permette le giocate, noi avevamo Missiroli che aveva fatto 90’ a Cagliari dopo un lungo tempo di inattività, Berardi e Duncan non al 100%. Un secondo tempo così era ipotizzabile, per questo siamo partiti forte, per poi dover solo gestire nel secondo tempo. Io credo che stiamo trovando la giusta strada, io guardo come la squadra mi segue, come stanno crescendo i giovani, le prestazioni...speriamo che anche la fortuna giri, ma il campionato è lungo e credo che accadrà".