"Il derby è sempre una partita speciale, per noi è importante: è un derby e bisogna vincere". Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia della stracittadina. La sua Juventus veleggia a punteggio pieno in testa alla classifica alla pari col Napoli e l'obiettivo è centrare la sesta vittoria in sei gare di Serie A, domani sera, alle ore 20.45, contro il Torino all'Allianz Stadium. "Sarà una partita complicata", prosegue il tecnico parlando dell'avversario, che nella sua ottica "ha completato una squadra che l'anno scorso era tecnicamente ottima con caratteristiche vicine a quelle del Torino, come Ansaldi, Rincon e Niang. Può ambire ad arrivare nelle prime sei posizioni. Ljajic e Belotti hanno qualità importanti, ma abbiamo difensori per contrastarli".
Tra questi può esserci Daniele Rugani, apparso in buona condizione ma ancora un po' incerto: "Daniele è cresciuto, deve migliorare in malizia e in uno-contro-uno, oltre che in serenità. Più gioca e più acquisisce esperienza e sicurezza". Non giocherà sicuramente Barzagli ("siamo a distanze ravvicinate e vorrei recuperarlo per averlo più fresco mercoledì", la spiegazione del tecnico), mentre possono trovare spazio Benatia e Chiellini. Dubbi di formazione ce ne sono anche dalla cintola in su, ma con una nuova certezza a centrocampo come Matuidi: "Da quando è arrivato qui credo abbia detto quattro parole, ma in campo ci dà dentro, è intelligente. Domani titolare? Credo di sì, ho lui, Pjanic e Bentancur. Difficilmente giocheranno insieme".
La strada sembra quindi quella che conduce al 4-2-3-1, con la possibilità che in attacco riposi qualcuno: "Cuadrado è in buona condizione, oggi valuterò. Bernardeschi è un cambio importante e si sta avviando verso delle partite da titolare. Per Higuain non è questione di gestione, la cosa più importante è che abbia totale fiducia da parte di tutti". L'idea su come gestire le rotazioni della Juventus è comunque chiarissima e sottolineata dall'allenatore bianconero: "Posso cambiare tanti giocatori, ciò che non deve cambiare è il risultato finale. C'è tanta concorrenza e si alza il livello di competizione e concentrazione. Nessuno sta fuori per demeriti tecnici".
Per ora gli elementi che da queste turnazioni rimangono esclusi sono gli infortunati, argomento su cui Allegri si esprime in questi termini: "Abbiamo fuori Howedes, tra oggi e domani verrà valutata l'entità dell'infortunio. Potrà recuperare nella sosta. Khedira sarà disponibile per mercoledì, Marchisio avrà i test settimana prossima. De Sciglio ne avrà per quattro settimane e valuteremo, poi Pjaca sta lavorando ed è vicino al rientro con la squadra". Infortuni che non dipendono dalla condizione, probabilmente, ma come conferma il tecnico la preparazione è tarata sul lungo periodo: "Abbiamo messo carichi importanti, di solito verso metà ottobre iniziamo un po' a correre. In questo momento siamo alla sesta giornata e non possiamo essere al 100%, ci arriveremo post-sosta".
Spazio anche per una riflessione sulle vittorie e sugli obiettivi: "Vincere non è normale, è una cosa straordinaria ed è più difficile ogni anno che passa. Arrivare in fondo e centrare il settimo scudetto deve diventare un obiettivo primario, è una cosa che ha fatto solo il Lione. Dobbiamo affrontare la stagione con entusiasmo, per fare una grande Champions dobbiamo fare un grande campionato, ci vuole entusiasmo su tutti i fronti".