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Sassuolo, Bucchi indica la strada: "A Cagliari bisogna far punti"

Un punto in quattro gare, gli emiliani sono ancora a caccia della prima vittoria stagionale.

Sassuolo, Bucchi indica la strada: "A Cagliari bisogna far punti"
Sassuolo, Bucchi indica la strada: "A Cagliari bisogna far punti"
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Di Andrea Indovino

Turno infrasettimanale insidioso per il Sassuolo che andrà a far visita ad un Cagliari lanciato, reduce da due successi di fila, con l'obbligo di fare punti. I neroverdi, infatti, sono fermi ad un solo punto in classifica, conquistato nella prima giornata di campionato, contro il Genoa. In conferenza stampa, l'allenatore Christian Bucchi ha presentato la sfida della Sardegna Arena, ed ha messo in guardia i suoi uomini circa l'importanza che riveste la sfida in territorio sardo: "Affrontiamo un avversario forte, hanno un buon reparto d'attacco, e tra l'altro sono reduci da una brillante vittoria in trasferta, quindi avranno il morale alto. E’ una squadra quadrata, che sa difendersi bene, ha ripartenze velocissime. Sicuramente anche il nuovo stadio porterà entusiasmo, perché è di proprietà, è casa loro. Noi dobbiamo fare una bella prestazione e fare punti, perché come ho detto dopo la Juve, domani inizia il nostro campionato. Non possiamo più perdere terreno da chi ci precede, perchè poi colmare il gap divente difficile".

Il Sassuolo ha vissuto un inizio di campionato non brillante, Bucchi prova a spiegare i motivi di questa partenza a rallentatore: "La squadra la sento mia dalla chiusura del mercato, da lì è iniziato un percorso che ha bisogno di tempo, la partita con la Juventus non è sicuramente il test migliore per capire il nostro livello di crescita, ma ci ha dato anche tante risposte, negative e positive. E' chiaro che il gruppo deve ancora assimilare il mio credo tattico, questa squadra era abituata a giocare in un modo, con il 4-3-3, ed invece da due settimane a questa parte ci stiamo predisponendo in campo in maniera diversa. Continuerò ad insistere con il 3-5-2. Con gli allenamenti, tutto migliorerà, e finalmente riusciremo a vedere il vero Sassuolo. Contro la Juventus è sempre una gara particolare, data la forza dell'avversario, ma già a Bergamo ho notato che la squadra si è espressa bene, ed ha crato più di un'occasione".

Il centrocampo è il ruolo che appare essere più in difficoltà. Non è riuscito a fare da collante tra la difesa e l'attacco, e di conseguenza sono mancati i giusti rifornimenti alle punte: "Domenica abbiamo commesso parecchi errori di natura tecnica. Recuperavamo palloni, ma poi abbiamo commesso tanti errori in fase di appoggio, in uscita, favorendo gli avversari. Però se devo trovare un difetto al centrocampo di domenica, dico che ci siamo mossi poco, agevolando la fase difensiva della Juventus, e correvamo dietro al loro possesso palla, invece dobbiamo correre ma correre bene". Note liete, le prestazioni di Letschert e Adjapong: "Letschert dopo un anno di ambientamento parla meglio la lingua e questo è un grande passo avanti, è importante capire compagni e allenatore anche durante la partita, poi è cresciuto anche dal punto di vista tecnico-tattico, ha aspettato il suo momento e ora credo sia giusto farlo giocare. Adjapong ha 19 anni, a volte può pagare un po’ di inesperienza e di timore nei confronti di campioni che fino a poco fa vedeva solo in tv, ma l’esperienza si fa anche sbagliando. Sono due giocatori che ci daranno una grande mano. Sono contento di averli a disposizione, di sicuro verranno impiegati molto nell'arco della stagione".

In caso di sconfitta a Cagliari, Bucchi potrebbe essere messo in discussione? Il tecnico ex Perugia non appare per nulla preoccupato: "Il lavoro dell'allenatore è questo, purtroppo o per fortuna. Ogni giorno sei in discussione, non solo quando perdi 4 partite di fila. I risultati arrivano col lavoro e con un pizzico di fortuna. Sulla seconda cosa non posso far niente, sulla prima credo che questa società possa vedere ogni giorno quanto e come lavoro. Penso che sto mettendo al servizio della squadra tutta la mia professionalità, sto dando il massimo, con la società c'è piena sintonia quindi andiamo avanti, fiducioso per il futuro".

 

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About the author
Andrea  Indovino
Amo lo sport in tutte le sue infinite sfaccettature. Seguo principalmente il calcio ed il basket a 360° gradi, ma assiduamente anche il mondo della Formula 1, la Moto GP ed il ciclismo, specie le grandi corse a tappe. La mia è una voglia infinita di SAPERE, del resto Seneca affermava: Sii servo del sapere se vuoi essere veramente libero.