"Chiedo scusa ai tifosi, sono convinto che contro la Roma scenderemo in campo con un altro atteggiamento. Non esistono partite impossibili, esistono prestazioni importanti". Marco Baroni prova a scuotere il suo Benevento, pallido, intimorito e travolto dal San Paolo e dal Napoli di Maurizio Sarri. Dopo i partenopei un altro scoglio di quelli alti e duri da affrontare e superare, la Roma di Eusebio Di Francesco, reduce dalla confortante vittoria di sabato contro un'altra neopromossa, l'Hellas Verona. Al Vigorito, dopo due prestazioni di un certo livello contro Bologna e Torino le quali non hanno portato punti in classifica, i sanniti proveranno a mettere in campo orgoglio e spirito di sacrificio, quelli mai visti nel catino di Fuorigrotta, nella speranza di sbloccare quello zero in graduatoria.
Per provarci Baroni dovrà però fare ancora di necessità virtù, con gli infortuni di Ciciretti e D'Alessandro - i quali saranno out per un'altra decina di giorni - a pendere sulla testa del tecnico toscano come una enorme spada di Damocle. I due frombolieri sono stati i principali artefici delle trame offensive degli stregoni nelle prime tre gare, dai cui piedi sono nate le migliori occasioni per il Benevento. Per sostituirli pronti Lazaar e Lombardi, per un atteggiamento più guardingo e oculato nell'intento di arginare le sovrapposizioni dei terzini romani sugli esterni d'attacco. Agli infortuni degli esterni d'attacco si sono aggiunti anche quelli di Costa ed Antei, che costringeranno Baroni a porre rimedio all'emergenza spostando Venuti - o eventualmente Di Chiara - centralmente oppure affidandosi ad uno tra Djimsiti o Gravillon.
Non solo. Il tecnico medita un cambio di modulo anche in mediana, dove i due centrocampisti non sembrano essere in grado di reggere l'urto con i rispettivi dirimpettai. Così come è stato contro il centrocampo a tre del Napoli, le stesse difficoltà potrebbero essere riscontrate anche con quello della Roma, sostanzialmente simile per caratteristiche e fisionomia a quello dei partenopei. Motivo per il quale Baroni potrebbe rinforzare la cerniera centrale con un mediano in più, Cataldi, il quale potrebbe unirsi a Viola o Memushaj e Chibsah negli altri due ruoli. Davanti prova a recuperare Iemmello, il quale potrebbe rilevare Coda davanti, con Armenteros destinato alla panchina. Nel caso in cui invece dovesse essere confermato lo schieramento visto nelle prime quattro uscite stagionali, dentro uno tra Armenteros, Puscas o Iemmello - se dovesse essere arruolabile - al posto di uno tra Cataldi e Chibsah.
Al di là dei moduli, tuttavia, ciò che preme maggiormente a Baroni ed a tutto l'ambiente beneventano è la reazione emotiva e d'orgoglio che la squadra dovrà dimostrare dopo il crollo del San Paolo. Riscattarsi e scuotersi le parole d'ordine, nell'intento di andare a caccia del primo risultato utile positivo di stagione.
La probabile formazione
Benevento (4-5-1): Belec; Letizia, Lucioni, Venuti, Di Chiara; Lombardi, Memushaj, Chibsah, Cataldi, Lazaar; Coda/Iemmello. All: Baroni.