"I sei gol subiti di ieri fanno male e fanno tanto male anche oggi". Esordisce così il presidente Oreste Vigorito ai microfoni di Radio CRC, tornando sul pesante passivo rimediato ieri pomeriggio dal suo Benevento in casa del Napoli nel derby campano. La squadra di Baroni, apparsa fin troppo remissiva al San Paolo, non è mai entrata in partita e tutto il rammarico del patron è emerso nella chiacchierata radiofonica di questo pomeriggio. Tuttavia, non è tempo per piangersi addosso, bensì di guardare alla sfida con la Roma con la voglia di sbloccare quella quota 0 dalla classifica.
"Noi abbiamo il dovere di salvarci, il Napoli ha il dovere di provarci per il titolo, è una squadra di vertice con una grande organizzazione tecnico-tattica, bisogna vedere se riesce a colmare il gap con la Juve, i torinesi sono nati per vincere mentre noi “anche” per vincere, dobbiamo togliere questo anche. Stamattina Baroni ha avuto un colloquio con i giocatori, io posso esprimere le mie sensazioni e devo dire che Sarri ha messo in campo la migliore formazione possibile, noi non siamo il Real Madrid e lo Shakhtar, ci siamo trovati subito sotto e con la spinta di un grande pubblico il Napoli ci ha dato qualche gol in più. Poi, che siano 6 o 4 gol non cambia molto, per fermare il Napoli ieri serviva il Paradiso terrestre".
Sul divario tecnico che c'è tra le grandissime squadre e le piccole, inoltre, il patron prosegue: "Sicuramente c’è un fattore economico, ma anche di come si è evoluto il calcio nel tempo. Tanti anni fa, nonostante il gap economico, c’era meno conoscenza del calcio globale e magari le piccole squadre potevano arrivare a talenti sconosciuti, ora invece i talenti cadono subito nella rete dei top club. Ci vorrebbe una migliore redistribuzione delle risorse economiche, soprattutto per lo spettacolo".
Ed infine, uno sguardo anche all'operato di mister Baroni, la cui posizione sembra traballare sempre più dopo questo inizio di campionato con quattro sconfitte di fila: "Marco ha fatto un ottimo campionato di B conquistando una storia promozione, con lui c'è un dialogo costante, nel caso dovessimo pensare di cambiare guida tecnica sarà il primo a saperlo. Ieri non c’era la squadra al completo e questo ha contribuito a quel risultato. De Zerbi? Le voci nascono per vendere i giornali, ognuno fa il suo mestiere, io non ho mai pensato di cambiare tecnico, speriamo di riuscire a sbloccarci con la Roma".