Salite sulla giostra, offrono la Serie A e le sue bocche da fuoco. Nelle prime quattro giornate del campionato 2017-2018 sono state messe a segno 112 reti, 33 delle quali portano la firma di quegli otto signori raffigurati nell'immagine. Un festival del gol, insomma, in questi primi 360 minuti in cui protagonisti più attesi non si sono fatti attendere e che, allo stesso tempo, stanno marciando a ritmi incredibili. La passata stagione furono sei i giocatori a superare quota 20 gol, la sensazione è che quest'anno l'incredibile dato (per il nostro campionato) possa essere ritoccato con una lotta ancora più vasta e affascinante per il trono dei bomber.

In cima alla classifica, dopo queste prime quattro giornate, comanda Paulo Dybala e non potrebbe essere altrimenti. Il numero dieci della Juventus ha realizzato già otto reti nelle prime quattro partite con due triplette consecutive contro Genoa e Sassuolo fuori casa. Un inizio pazzesco per l'ex giocatore del Palermo che in totale è già arrivato in doppia cifra se consideriamo anche la doppietta alla Lazio nella finale di Supercoppa Italiana. A Torino la frangia argentina vive momenti diversi, contrapposti visto che se Dybala va cosi forte non si può certo dire la stessa cosa di Higuain: il Pipita ha cominciato la stagione in una forma non perfetta ma ha segnato due reti in campionato, le opache presenze contro Barcellona e Sassuolo hanno un po' innervosito l'ex attaccante del Napoli che con la Fiorentina (prima vittima con la maglia della Juventus) vuole rifarsi. 

Al secondo posto della classifica marcatori c'è Ciro Immobile che, in questo primo scorcio di stagione, è partito a razzo mettendo a segno sei reti in campionato con una tripletta al Milan e la doppietta al Genoa ieri sera. Il miglior inizio in carriera per l'attaccante di Torre Annunziata, che nemmeno ai tempi del Pescara aveva cominciato cosi bene: furono 4 i gol di Immobile nelle prime quattro di Serie B nella stagione 2011-2012. In totale, però, il bottino dell'ex Genoa sale a nove se consideriamo anche la rete in Europa League con il Vitesse e la doppietta alla Juventus in finale di Supercoppa Italiana. Dietro di lui la coppia formata da Mertens ed Icardi: il Belga ha steccato solo alla prima giornata, quando è partito dalla panchina, ma nelle ultime tre partite ha realizzato cinque gol di cui tre al Benevento ieri pomeriggio. Se aggiungiamo anche il gol al Nizza sono sei le marcature del numero 14. 

Il capitano dell'Inter non è da meno visto che anche lui ha messo a segno cinque reti, ma nelle prime tre partite, perché con il Crotone non è andato in gol. Due doppiette nelle prime due gare contro Fiorentina e Roma, poi il gol alla Spal sul rigore per il trascinatore della nuova Inter di Spalletti. Da Spalletti alla Roma e quando c'è di mezzo il giallorosso c'è Dzeko, che di partite ne ha giocate tre, visto che il match con la Sampdoria non si è ancora giocato, e di gol ne ha messi a segno tre: due al Verona e uno all'Inter per il capocannoniere della scorsa stagione con 29 reti. Insieme a lui c'è Thereau ma davanti c'è Fabio Qauagliarella che in questo inizio di campionato ha messo a segno quattro reti, con la doppietta al Benevento alla prima giornata.

Due reti invece per Belotti e Kalinic: il Gallo ha deciso di entrare nella classifica con una rovesciata pazzesca contro il Sassuolo e ieri ha aumentato il bottino grazie al gol alla Sampdoria. Entrambe le sue reti sono state segnate allo Stadio Grande Torino. Due reti in casa anche per Nicola Kalinic che, al debutto a San Siro, ha insaccato due volte nella porta dell'Udinese, anzi, tre, anche se il VAR ha negato la gioia della tripletta al Croato per un fuorigioco millimetrico ma giusto. Due gol anche per i giovanissimi Pellegri e Cutrone anche se per loro è ancora presto per competere con i padroni dell'ottovolante del gol. I Re della nostra Serie A.