Prima vittoria e primi gol per il Cesena, che supera un distratto Avellino, giunto al Manuzzi troppo sicuro di sè dopo i 5 gol rifilati al Foggia.
La sfida può essere riassunta nel confronto tra i due centravanti: Cacia realizza 2 reti (e sale a quota 9 in carriera contro gli irpini), Ardemagni fallisce un rigore, colpisce un palo e realizza una rete annullata per fuorigioco. Per gli irpini anche un altro palo colpito da Castaldo, ma il Cesena ha ampiamente meritato il successo, costruito sulle spalle del centroboa Jallow, sulle invenzioni di Sbrissa e sui guizzi di Cacia, e agevolato dalle disattenzioni difensive degli avversari.
Primo tempo Dopo Donkor, Esposito, Vita e Camplone perde anche Perticone ed è costretto a schierare Cascione al centro della difesa, mentre in attacco si affida all'esperienza di Cacia. Novellino propone la stessa formazione che ha schiantato il Foggia, con la sola eccezione di Marchizza, all'esordio, al posto di Migliorini.
Pronti via e il Cesena va subito in rete. Falasco e Marchizza non si capiscono sul pressing di Jallow, palla a Cacia che elude l'uscita di Lezzerini con un tocco preciso di sinistro che manda il pallone a insaccarsi a fil di palo. Per il Cesena è il primo gol in campionato. L'Avellino impiega 10 minuri per scuotersi e abbozzare una reazione. Prima Morosini, poi Bidaoui, provano a incunearsi nell'area romagnola. E' l'ex bresciano a chiamara per la prima volta in causa Fulignati, con una conclusione dalla distanza che non impensierisce l'estremo cesenate. Sull'altro versante, Jallow è un pericolo costante per la retroguardia irpina, in affanno contro la sua fisicità combinata alla velocità. Al 18esimo netto fallo di mano in area di Cascione, che pallavolisticamente anticipa Ardemagni su cross di Laverone. Dal dischetto, Ardemagni calcia centralmente e Fulignati, pur essendosi tuffato sul lato opposto, riesce a respingere con i piedi.
Dal mancato pareggio, al raddoppio. Punizione dalla trequarti, Cascione (il papà vanta 12 presenze e 2 gol in A con la maglia dell'Avellino) fa sponda al centro, Laverone manca il rinvio e Sbrissa ne approfitta facendo secco Lezzerini. Sbrissa va vicino al bis qualche minuto più tardi, sugli sviluppi di un angolo, e ancora su un calcio piazzato è Cascione a impegnare Lezzerini, chiamato in causa anche da Di Noia con una conclusione dal limite. L'Avellino torna a farsi pericolosa solo al 39esimo, con una conclusione di Molina, deviata da un difensore, che Fulignati accompagna in corner.
Secondo tempo Novellino chiama immediatamente in causa Castaldo, gettato nella mischia al posto del deludente Bidaoui. Nessun cambio per Camplone.
Ardemagni ancora protagonista in negativo: nel giro di 2 minuti, il centravanti prima centra il palo su cross di D'Angelo, poi va a segno ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Il Cesena sembra chiudere
la contesa già al quinto minuto: Sbrissa offre un assist perfetto a Cacia, che controlla e di punta infila Lezzerini. Ma i romagnoli regalano un altro rigore agli irpini, questa volta con Laribi, che colpisce col braccio un cross non pericoloso: sul dischetto va questa volta Castaldo, che spiazza Fulignati. L'autolesionismo colpisce anche l'Avellino, con Suagher che rimedia un secondo giallo per una ripetuta trannenuta su Jallow. L'ex Chievo è un rebus irrisolvibile per l'Avellino, e crea i presupposti per la conclusione a botta sicura di Laribi, ribattuta sulla linea da Di Tacchio. La partita è ormai segnata, anche se l'Avellino ha due buone opportunità con Castaldo, che prima da buona posizione non inquadra lo specchio, poi di testa colpisce il palo. Il Cesena invece sfiora la quarta marcatura con Gliozzi, e gestisce agevolmente il risultato negli ultimi minuti.