"Inutile esprimersi sulle qualità di gioco del Napoli. Si tratta di una squadra difficile che domina sempre il gioco, gioca in verticale ed è brava ad attuare la filosofia del suo allenatore. Dobbiamo avere coraggio, essere attenti e mettere intensità. Sono questi i valori che devono uscire fuori. Ci stiamo lavorando, bisogna ridurre al minimo le loro potenzialità offensive. Non faremo una gara difensiva perché non è nella nostra filosofia".
Con sincerità, coraggio ed umiltà Marco Baroni ha presentato ieri pomeriggio, nella classica conferenza stampa della vigilia, la trasferta che il suo Benevento dovrà affrontare domenica pomeriggio al San Paolo contro il Napoli di Maurizio Sarri. Derby campano che andrà in scena nel catino di Fuorigrotta tra una squadra a punteggio pieno, i partenopei, ed un'altra, quella di Baroni, la quale stenta a trovare punti per strada nonostante tre buone prestazioni offerte. Ciò nonostante l'atteggiamento dei sanniti non sarà affatto remissivo.
"Sarà un Benevento che proverà a fare risultato. Non sarà facile, ma sono proprio queste partite quelle belle da giocare, contro dei grandi campioni. Il Napoli ha entusiasmo e ha trovato un filo conduttore, ma noi dobbiamo guardare in casa nostra e correggere le cose che ci permetteranno di fare risultato. Le sconfitte non hanno diminuito la nostra voglia".
Baroni che, nonostante le tre sconfitte - due delle quali beffarde arrivate in zona Cesarini - si dice comunque soddisfatto degli sforzi profusi ed è fiducioso riguardo il prosieguo della stagione: "La nostra condizione? L'applauso a fine gara del nostro pubblico, è stato spontaneo e certamente non per il risultato finale ma, senza dubbio ha visto la squadra giocare e lottare fino alla fine. Anche l'anno scorso siamo andati in difficoltà e poi, è andata come è andata. Ci manca il risultato, ma questo problema non ha minato la nostra voglia. È una categoria particolare, anche se fai la partita perfetta, ci sono giocatori che trovano uno spazio inaspettato e ti puniscono, questa è la serie A".
Successivamente, l'attenzione del tecnico si sposta anche sugli aspetti di campo, quelli di formazione, con numerosi indisponibili ed altri acciaccati. Questo il punto: “Ciciretti si è fermato. Dobbiamo valutare cosa ha avuto. Per quanto riguarda gli altri abbiamo tenuti fuori Memushaj in maniera precauzionale. D'Alessandro ha i postumi di una contusione della gara contro il Torino. Iemmello è alle prese con una infiammazione al tendine rotuleo ed è fermo anche lui precauzionalmente. Lazaar ha avuto un fastidio al tallone dopo aver cominciato il riscaldamento, mentre Venuti accusa un leggero fastidio alla caviglia. Costa è ancora dietro al problema che ha avuto: nelle prossime due partite non dovrebbe essere disponibile, contiamo di recuperarlo per Crotone”.
Infine, da ex di giornata che al San Paolo ha festeggiato uno Scudetto, il tecnico del Benevento prova così ad immaginare l'atmosfera e le emozioni che vivrà: "Tornare a Napoli? I giocatori vivranno quello che ho vissuto io. Il mio pensiero è solo rivolto ai ragazzi che affronteranno la gara e alla bellezza di questo incontro. Di Napoli ricordo chiaramente una annata straordinaria con compagni straordinari e, di aver vinto uno scudetto in una città che vive di calcio. In questo momento dovrò scendere in campo con la mia squadra per fare un' impresa e farla bene. Il calcio è cambiato tanto, impossibile fare paragoni con oggi".