Uno straripante Avellino supera in scioltezza un Foggia ancora non all'altezza della categoria, vendicando il pokerissimo subito contro i rossoneri nel lontano 1990-91.Ampio, a tratti imbarazzante, il divario tra le due formazioni e, dispiace dirlo, anche tra i due tecnici.

Novellino punta sulle tre mezzepunte, Bidaoui (all'esordio, dopo aver saltato le prime due giornate per squalifica) Morosini, Molina, alle spalle di Ardemagni, impostando un pressing asfissiante sin dai primi minuti che mette in difficoltà la lenta manovra foggiana. Stroppa insiste sull'asse Coletti-Vacca, che non hanno i tempi e la dinamicità per impostare a questi livelli, e tutto l'impianto di gioco ne risente. La differenza di passo e di tecnica tra le due formazioni è evidente, e l'Avellino impiega poco a prendere il largo. Guarna mette una pezza sulle prime conclusioni di Bidaoui, inarrestabile sulla fascia sinistra, ma capitola per la prima volta al nono minuto. D'Angelo colpisce il palo, sulla ribattuta Molina viene atterrato da Rubin, Ardemagni non sbaglia dagli 11 metri.

Passano 10 minuti e l'Avellino raddoppia: Molinapremia il taglio di Morosini, servendo un assist preciso che l'ex bresciano capitalizza con una conclusione di prima che non lascia scampo a Guarna. Stroppa prova a stravolgere la formazione inserendo Chiricò, che per tutto l'incontro si incaponirà in inutili dribbling finendo inesorabilmente vittima dei raddoppi biancoverdi.

Al 28esimo l'arbitro Pinzani riapre la gara assegnando un rigore per un tocco di coscia di Migliorini: Mazzeo spiazza Lezzerini.

L'Avellino però, consapevole della propria superiorità, non sbanda e va ancora a segno con Morosini, che al 36esimo di testa capitalizza l'assist di Laverone.


L'intervallo non giova agli ospiti, che vengono travolti nella ripresa. I biancoverdi calano il poker al 59esimo: Bidaoui fa venire il mal di testa alla difesa foggiana e crossa in area, ne nasce un flipper risolto da Ardemagni

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Al 70esimo l'ultima marcatura: capitan D'Angelo recupera l'ennesimo pallone e cerca la gioia personale, negata dalla traversa, che invece permette a Castaldo il facile tap in.

L'incontro termina col trionfo di Novellino, sempre più idolo dei tifosi, mentre Stroppa è chiamato a rispondere degli 11 gol incassati nelle prime 3 giornate.