Dopo il primo punto stagionale conquistato sul campo del Crotone, il Verona si prepara ad affrontare un altro match alla portata contro la Fiorentina, che giunge al Bentegodi con tante novità nell'undici e con tanti dubbi ancora da sciogliere. La squadra di Pioli difficilmente prenderà definitivamente forma prima di Ottobre, è quindi una grande occasione per gli scaligeri affrontarla già alla terza giornata di Serie A. La prima vittoria non è utopia, ma per raggiungerla c'è bisogno del massimo contributo da parte di tutta la squadra, che contro Napoli e Crotone non è apparsa ancora al top.

Dopo due settimane di lavoro, però, Pecchia può avere le idee decisamente più chiare, anche se alcuni arrivi dell'ultimo momento possono aver nuovamente istillato dubbi nella mente del tecnico. Uno di questi è senza dubbio Moise Kean, strappato alla Juve l'ultimo giorno di mercato: l'estro del classe 2000 è unico nella rosa gialloblù, la quale ha mancato di imprevedibilità nelle prime uscite. Il giovanissimo è però in concorrenza con un giocatore esattamente al proprio opposto come Giampaolo Pazzini, goleador veterano la cui carta d'identità recita quasi il doppio degli anni di Kean (33 contro 17).

Il dualismo tra i centravanti potrebbe essere uno dei leitmotiv della stagione se Pecchia dovesse decidere di proseguire sulla strada del 4-3-3, ma dovesse cambiare modulo si aprirebbero le porte ad una coppia tutta da scoprire. Difficile attuare un 4-4-2 o un 4-2-3-1 con Bessa che dovrebbe decentrarsi eccessivamente, più plausibile pensare invece al 4-3-1-2, con l'ex Inter dietro le punte e tanti polmoni a centrocampo. Dal sistema potrebbe trarre giovamento anche Cerci, apparso un po' spaesato sulla fascia destra, mentre Verde risulterebbe più in difficoltà, essendo un esterno più puro.

Domani, contro la Fiorentina, il Verona dovrebbe schierarsi ancora col tridente, con gli ex Romulo e Pazzini a completare il trio di avanti con il prodotto del settore giovanile della Roma ed ex Frosinone. Kean si accomoderà in panchina, sognando di tornare in campo come fece nell'ultima giornata della stagione scorsa, con un gol decisivo.