L'infortunio di Alessio Romagnoli e le sue modalità di recupero sono state uno dei mille argomenti dell'estate del Milan. Il centrale ex Roma ha sofferto di un'infiammazione ad un ginocchio dallo scorso maggio e nel corso di questi mesi non si è voluto sottoporre ad un intervento di pulizia per risolvere il problema. In accordo con lo staff medico rossonero, infatti, si è preferito seguire la via della terapia conservativa.
Una strada che ha allungato i tempi di recupero e che ad un certo punto ha alimentato più di un dubbio sulle reali condizione fisiche di Romagnoli. Montella, però, è tornato ad averlo a disposizione nella seconda parte del mese di agosto, tanto da schierarlo nel ritorno del playoff di Europa League contro lo Shkendija. Partita dal valore relativo, ma che ha permesso a Romagnoli di tornare ad assaggiare il campo dopo un lungo periodo. Questi giorni di pausa per gli impegni delle Nazionali sono serviti all'ex Roma per lavorare con tranquillità a Milanello e affinare sempre di più una condizione fisica che per forza di cose non può ancora essere al meglio. Vincenzo Montella, però, starebbe pensando di schierarlo in campo dal primo minuto nella trasferta contro la Lazio all'Olimpico di domenica pomeriggio.
La difesa a tre, però, dovrebbe essere lasciata ancora da parte in favore del 4-3-3 su cui Montella sta lavorando già dalla scorsa stagione. Per inserire Romagnoli, quindi, il tecnico dovrebbe lasciare fuori uno fra Bonucci e Musacchio e l'indiziato principale sembra essere l'ex Villarreal. Nessuna bocciatura sia chiaro, semplicemente la voglia di sperimentare una coppia di difensori centrali diversa, ma comunque affidabile, rispetto a quanto visto fino a questo momento. In più Romagnoli è l'unico centrale mancino della rosa milanista e un suo inserimento potrebbe consentire un giro palla più fluido da destra verso sinistra. Una sorta di doppio regista difensivo quindi, con Bonucci e il centrale di centrocampo pronti ad alternarsi proprio con Romagnoli anche nella prima costruzione, nel caso in cui la Lazio di Inzaghi scelga delle marcature "personalizzate".