E' stato uno dei calciatori più forti della storia, un attaccante possente che, nonostante due gravissimi infortuni alle ginocchia, ha saputo vincere ovunque è andato. Appese le scarpette al chiodo, Ronaldo il fenomeno s'è dedicato a varie esperienze, non staccandosi mai completamente da quello che è il suo mondo. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il bomber brasiliano ha detto la sua sulla sfida di stasera, tra Italia e Spagna: "La Spagna è favorita, ma di poco. Perché gioca a Madrid, ho letto che l’Italia non la batte a casa sua da quasi 70 anni: qualcosa vorrà dire. Perché da quando ha cancellato il suo “tabù Italia”, ha quasi sempre vinto le partite che contavano. E perché secondo logica può permettersi di non vincere: le può bastare il pareggio. Sempre che sia un vantaggio".
Degli azzurri, Ronaldo apprezza soprattutto Buffon, una vera e propria bandiera italiana e juventina: "Ho sempre avuto una netta sensazione, quando affrontavo Buffon o comunque quando l’ho visto giocare: è uno che dà alla sua squadra una straordinaria sicurezza. Col passare degli anni è quasi migliorato, possiamo anche togliere il quasi. Ma anche perché ha carisma, sa parlare con uno sguardo, trascina. E poi in campo sorride quasi sempre: fondamentale".
In avanti, parlando di attaccanti, parole al miele per i talenti di casa nostra: "Domenica mi ha chiamato un amico dall’Italia: “Guardati il gol di Belotti”. Pazzesco: uno che segna così non è solo bravo, vuol dire che è in grande fiducia. E all’Italia servirà proprio questo: la sfrontatezza di provare cose da impresa. Insigne? Di quel gol al Real si è parlato tanto qui a Madrid. Negli ultimi mesi mi è capitato più di una volta di guardare il Napoli, mi piace troppo come gioca: ecco, direi che Insigne è cresciuto tanto, mi sembra un giocatore “diverso” da tutti gli altri, uno che può sorprendere".