Prima al Franchi per Stefano Pioli. Seconda giornata di campionato, la Fiorentina ospita la Sampdoria di Giampaolo, reduce da un avvio di rimonta con il Benevento. Due volte Quagliarella per replicare all'iniziale vantaggio ospite a firma Ciciretti. Di altro tenore l'approccio viola, scoppola a San Siro, pesante battuta d'arresto, almeno nelle proporzioni. Tre gol al passivo, la sensazione di un gruppo di buona qualità ma da amalgamare. Poco resta del vecchio corso - via Gonzalo Rodriguez, Borja Valero, Vecino e Bernardeschi - diversi i giovani di prospettiva da inserire. Operazioni intelligenti, mirate, ma non prive di rischio. Occorre pazienza, la piazza ribolle e chiede risultati. Pioli deve trovare presto il bandolo della matassa e il ritorno di Chiesa, il simbolo dell'attuale Fiorentina, può favorire l'ascesa.
Manca Saponara, l'impressione è che i dubbi siano tanti a poche ore dal fischio d'inizio. 4-2-3-1, il modulo è acclarato, proviamo ad identificare gli interpreti. Vitor Hugo, in costante difetto con l'Inter, numerosi gli errori di impostazione, rischia, alle sue spalle rinviene infatti Pezzella, presentato nei giorni scorsi. Astori è il grimaldello, i laterali sono Gaspar e Biraghi. Veretout e Badelj si dividono compiti di interdizione e manovra. Chiesa, come detto al rientro, si muove dalla destra, con Eysseric sul lato opposto. Pioli avanza Benassi e lo colloca sulla trequarti, la duttilità dell'ex Torino consente di proporre un undici camaleontico. Benassi può abbassarsi in fase di recupero palla ed ingigantire la mediana, allungando invece la squadra in fase d'assalto.
In casa Samp, tiene banco Schick. Non convocato, è a un passo dalla Roma. I blucerchiati, di contro, puntano Zapata per tamponare l'emergenza offensiva (via anche Muriel in questa sessione di mercato). Alvarez siede nuovamente in panchina, a favore di Ramirez, collante di qualità tra mediana e settore d'attacco. Caprari a supporto di Quagliarella, a centrocampo chiavi del gioco a Torreira. Barreto e il richiestissimo Praet come mezzali, Regini e Silvestre a blindare la porta di Puggioni. Sala e Murru rifiniscono la formazione iniziale. Unico ballottaggio, nel mezzo, tra il citato Praet e Linetty.