Patrik Schick ed un caso di mercato enorme, ma ancora non concluso, nemmeno quando mancano ormai poco più di 5 giorni alla fine della sessione di calciomercato. Ci eravamo lasciati ieri con il giocatore che doveva dare il suo ok definitivo alla Roma, nella giornata di giovedì, e l'Inter che al contempo - causa frustrazione nei confronti dell'atteggiamento della Sampdoria - era vicina ad abbandonare definitivamente la trattativa. All'improvviso, ieri, è ricomparsa la Juventus, la squadra che si era mossa per prima ma aveva poi abbandonato il tutto, all'interno delle contrattazioni.
Prima di tutto dei contatti fra Pavel Nedved ed il calciatore in prima persona, che vive molto il fascino della possibilità di diventare una sorta di erede del proprio connazionale (vincitore del pallone d'oro quando il numero 14 blucerchiato aveva 7 anni); così, pare che il ragazzo abbia chiesto altro tempo ai suoi agenti, dando priorità alla pista bianconera rispetto a quella che lo porterebbe nella Capitale. Monchi ha immediatamente contattato allora Bruno Satin, uno degli agenti del ragazzo, chiedendo spiegazioni: lui ha mantenuto la stessa posizione dubbiosa di ieri sera nei confronti del club capitolino. Attenzione anche al fatto che questo procuratore si trovasse in Francia: precisamente era al Parco dei Principi a vedere il PSG battere 3-0 il Saint-Etienne, ma potrebbe anche incontrare il Monaco, che orfano di Mbappé e alla ricerca un attaccante.
A quel punto Romei (ds della squadra sotto la Lanterna) ha accettato di incontrare, a Genova, Beppe Marotta e Fabio Paratici, rappresentanti di Madama, che ufficialmente si trovavano lì anticipatamente nell'ottica dell'impegno dei campioni d'Italia di domani, in casa del Genoa. Essenzialmente i due hanno presentato la stessa offerta di un mese e mezzo fa: 30,5 milioni di euro con pagamento triennale, meno delle proposte di Roma (38 milioni) ed Inter (37 milioni). Ovviamente i liguri non ci pensano neanche e, per ora, rifiutano assolutamente chiedendo un rialzo alla pari delle altre offerenti, e le parti non si sono neanche lasciate benissimo.
La Sampdoria sta facendo filtrare anche la sua posizione: la loro sensazione è che si tratti essenzialmente di un'operazione di disturbo, grazie a cui la Vecchia Signora potrebbe avvalersi, l'anno prossimo, della clausola rescissoria di 25 milioni che, entro la fine di luglio 2018, tornerà ad essere atttiva. Ecco perchè adesso c'è anche tensione da parte dei blucerchiati che spingono più di prima per chiudere: il ragazzo, invece, pare sia anche disposto ad attendere per un altro anno per poter poi assecondare la sua voglia di trasferirsi a Torino.