Nell'estate in cui il Milan ha rivoluzionato la propria rosa passando soprattutto attraverso operazioni di calciomercato, Vincenzo Montella ha fatto scoprire a molti le doti di un ragazzo uscito dal settore giovanile rossonero. Patrick Cutrone sembra essersi guadagnato la permanenza in rossonero per questa stagione grazie alle sue reti e alle sue prestazioni. Fra preliminari di Europa League e campionato, il classe '98 si è già inserito nel tabellino marcatori di questo Milan d'estate.

Intervistato da Milan TV, Cutrone ha ammesso con spontaneità di essere anche lui sorpreso per tutto quello che gli è successo in queste poche settimane: "Sinceramente non mi aspettavo di arrivare fino a questo punto, un punto di partenza. Non mi aspettavo di segnare, di essere titolare, ringrazio tutti e il Mister che mi sta dando fiducia. Aiuta tantissimo che sia un ex attaccante, soprattutto i suoi consigli che mi servono,il Mister sa quello che c’è in campo, io cerco di ascoltarlo. I suoi consigli sono importanti. So che devo migliorare, il Mister lo sa benissimo, mi da tutti gli strumenti per migliorarmi". Alla prima di campionato contro il Crotone, subito una prestazione importante: "A fine partita non ci credevo neanche io, ero felicissimo. Non è solo mio ma di tutti, abbiamo fatto un’ottima partita. Una delle cose che ricordo dopo la partita mi dicevano che se avessi preso il giallo, il secondo, mi avrebbero ammazzato".

In attacco è arrivato anche Kalinic, oltre ad Andrè Silva, ma la concorrenza non sembra preoccupare Cutrone: "Mi trovo bene, siamo un’ottima squadra, in attacco abbiamo giocatori forti come Suso. Sono felice di poter giocare con loro. Andrè Silva e Kalinic? Sicuramente sarà molto importante allenarsi con loro, ogni allenamento è oro perché imparo da loro, soprattutto da Kalinic che è molto esperto e da tanti anni fa la Serie A". In Prima squadra, Cutrone ha ritrovato due compagni di giovanili come Locatelli e Donnarumma: "E’ sempre stato il nostro sogno giocare in A con il Milan. Con Gigio ho giocato meno, io e Manuel ci siamo sempre detti che dovevamo arrivare, abbiamo fatto di tutto. È un ottimo inizio. Mi ricordo il primo giorno che  Gigio è arrivato che io giocavo negli Allievi Nazionali e lui nei Giovanissimi e io mi ero innervosito perché mi parava tutto. A volte segno a volte no, siamo alla pari".