Nuova stagione, nuovi volti, nuova atmosfera. Il mondo attorno a Eusebio Di Francesco è cambiato ed oggi se ne sarà accorto sicuramente. A Trigoria è andata in scena la prima conferenza stampa pre partita dell'anno, quella che apre il campionato. La Serie A, per la Roma, inizierà con un impegno non semplice contro l'Atalanta ed è proprio da lì che inizia il nuovo allenatore giallorosso: "Li ho visti come se non avessero mai smesso di giocare insieme e come se non fosse mai finito il campionato dell'anno scorso, per come hanno affrontato le amichevoli, per la mentalità, per la determinazione e per ciò che mettono in campo. Bergamo è sempre un campo ostico, sarà una partita difficilissima ma anche l'Atalanta troverà di fronte una squadra che avrà voglia di fare bene e imporre il proprio pensiero di calcio".
Inevitabile poi la richiesta sugli obiettivi del prossimo campionato. La Roma arriva da un'ottima annata, ma le partenze di Paredes, Rudiger e Salah hanno sollevato parecchi dubbi sulle possibilità giallorosse per questa nuova annata: "Dopo quello che è stato nella tournée Spagna, dove i risultati sono venuti meno, la prestazione di Vigo non mi è piaciuta per niente sotto tutti i punti di vista e per quello voglio da parte della mia squadra una grande prestazione. Sono convinto che entreremo in campo con grande determinazione e affronteremo una squadra che ha grandi potenzialità, grande fisicità e grandi convinzioni in quello che fa. L’obiettivo generale è migliorarsi giorno dopo giorno".
La partenza di Rudiger ha lasciato un vuoto in mezzo alla difesa che non è stato colmato sul mercato, così come anche la partenza di Salah. Il sostituto del marocchino però potrebbe essere già in rosa, Alessandro Florenzi: "Può essere un valore aggiunto, lo valuterò per l’Inter ma deve lavorare per mettersi a posto. E’ un ottimo giocatore e spero di averlo presto a disposizione come gli altri assenti per avere più alternative".
La tournée in Spagna è terminata con una bruttissima sconfitta contro il Celta Vigo, ma Di Francesco fa da parafulmine alla squadra prendendosi tutte le responsabilità: "La colpa di quei 30 minuti è sola mia. Siamo a Roma, le valutazioni vengono fatte dritte per dritte e io lo so. Ho fatto determinate scelte e la colpa è solo mia. Cambiare i giudizi spetta solo a noi. Porto avanti le mie idee e non quelle di altri seduti da altre parti. Il campo darà le risposte. Speriamo che già da domani sera si parlerà diversamente della Roma".
Il piano tattico prevede l'utilizzo del 4-3-3 che si è ampiamente visto negli anni a Sassuolo, ma il nuovo tecnico è pronto anche a variare schieramento: "Bisogna essere capaci di interpretare i momenti della stagione, non credo sia giusto parlare già di problemi del 4-3-3. C’è tanta da lavorare ma mi sembra assurdo metterlo già in discussione. A volte difenderemo in 5. Serve intelligenza nel capire i momenti della stagione. Dopo 30 minuti di Vigo devo cambiare per far contento chi? L’integralismo è sempre negativo o può essere positivo? Per me è positivo".
Inevitabile anche una battuta su Totti ed il suo nuovo ruolo: "Lavora al mio fianco, sono molto contento e può fare solo del bene".