"Se queda". Prendendo in prestito uno dei tormentoni di questa estate rovente di calciomercato, si potrebbe sintetizzare così la vicenda che ha portato Gianluigi Donnarumma a rinnovare il proprio contratto con il Milan. La trattativa è stata tutto meno che semplice, con bordate da una parte e dall'altra e lui preso in mezzo fra un Europeo Under 21 con la Nazionale e la rabbia che si è scatenata nei suoi confronti sui social. Rabbia che Donnarumma temeva di dover incrociare anche al suo ritorno in campo con la maglia rossonera.

Al Corriere della Sera, il portiere ripercorre gli scorsi mesi e la sua scelta di rimanere al Milan: "Il Psg di Neymar? Ora gioco con Bonucci, che non è male. Nella mia testa c’è sempre stato solo il Milan. Ho ricevuto tante offerte, dico la verità, e ho rinunciato a tanto per restare in quella che considero casa mia. Durante gli Europei Under 21 ero concentrato solo sugli Europei Under 21 che stavano per iniziare. Ho 18 anni, ero in un momento importante che poteva indirizzare la mia carriera. Non avevo la testa per decidere, volevo aspettare almeno la fine del torneo. Come ho detto, in quel momento sono anche arrivate molte offerte, avrei potuto guadagnare persino di più, ma non è stata una questione di soldi. Durante gli Europei, poi, si è scatenato un putiferio, sono stato molto male, c’è stato quell’episodio dei dollari falsi lanciati dai tifosi. Non è stato un momento facile".

La prima volta a San Siro dopo il rinnovo è stata accompagnata da qualche timore: "Se temevo di essere accolto male? Sì, ero un po’ preoccupato, lo ammetto, avevo paura di una reazione negativa del pubblico, ero un po’ pessimista. Invece sono stati bravissimi, mi hanno accolto esattamente come avevano chiuso lo scorso anno. Se si fosse parlato solo di calcio non ci sarebbero stati problemi. Invece sono stati espressi giudizi sulla mia famiglia, sono state dette cose molto brutte, che hanno fatto stare molto male i miei. Credo che quest’estate “bellissima” mi abbia fatto crescere molto. Sì, mi sento più maturo". Pronto anche ad andare a caccia della Champions League con il Milan: "L’obiettivo è tornare in Champions. È vero che abbiamo cambiato tanto, dobbiamo cercare di fare gruppo e far ambientare al meglio i giocatori nuovi. Stiamo tutti ascoltando il mister. Speriamo di fare grandi cose. La Juve è per forza la favorita. Cerchiamo di battere tutte le altre e poi quando incontriamo la Juve cerchiamo di battere anche lei. Ci siamo anche noi tra le squadre da battere".