E' stato lo stesso agente di Biraghi a spiegare come l'operazione per il passaggio del giocatore alla Fiorentina sia stata chiusa in appena cinque ore. Un vero e proprio blitz di mercato quello di Corvino che si è assicurato il laterale dal Pescara, in grado di giocare sia sulla fascia destra, in caso di necessità, che su quella sinistra. Una risorsa in più per Stefano Pioli, con Biraghi che ha voglia di scalare presto le gerarchie in casa viola.

Insieme a Benassi, oggi è stato il giorno anche della sua presentazione ufficiale in conferenza stampa: "Una chiamata importante perché vengo da una stagione non proprio positiva come gruppo, sono felice di questa fiducia che cercherò di ricambiare. Ho voglia di guadagnarmi un posto da titolare per ripagare come detto la fiducia e dare una gioia ai tifosi. Ruolo? Terzino sinistro o laterale. La mia caratteristica è la corsa e la fase offensiva è quella che mi riesce meglio anche se ho imparato anche a difendere. Ho avuto una stagione travagliata con tanti problemi che non siamo riusciti a risolvere in tempo ma tutto fa crescere. La voglia di rivalsa c'è ma l'obiettivo è di ricambiare la fiducia di un club top come quello viola. Siamo tanti nuovi ed è difficile parlare di obiettivi di squadra ma io vedo tanti giocatori di qualità, ci dobbiamo amalgamare e crescere, ponendoci obiettivi giorni dopo giorno".

Affare talmente rapido da non consentirgli neppure di salutare Pescara e Zeman, allenatore degli abruzzesi: "Non sono riuscito a salutarlo di persona perché è stata una trattativa lampo e sono partito subito ma lui un maestro del calcio, lo ringrazio perché ha arricchito il mio bagaglio tecnico, tattico e anche fisico visto che fa lavorare molto". Ultimi passaggi dedicati all'obiettivo Nazionale, con Biraghi convocato di recente per uno degli stage di Ventura, agli esterni sinistri della Fiorentina che lo hanno preceduto e all'Inter, primo avversario viola del nuovo campionato: "È stato un onore, importante essere lì ed esordire anche se era una Nazionale sperimentale. Ora spero di fare bene anche per tornare ad essere convocato in azzurro. Alonso, Vargas e Pasqual? Sono dei grandi giocatori e spero di arrivare al loro livello ma non mi sento simile a nessuno dei tre perché ognuno ha delle caratteristiche proprie. L' Inter è squadra che lotta per i vertici quindi è forte ma nel calcio non si può sapere, ci faremo trovare pronti".