Due obiettivi in due settimane. O, forse, uno e mezzo. Dopo aver chiuso per Matuidi, la Juventus non ha intenzione di fermarsi e preme per completare la rosa da mettere a disposizione di Massimiliano Allegri. Gli obiettivi sono arcinoti, Spinazzola per le corsie difensive e l'occasione Keita per l'attacco: i due vivono situazioni simili che potrebbero favorire i bianconeri, ma le piste sembrano ancora entrambe intricate per Marotta.
Alla caccia della soluzione - L'Atalanta ha le idee chiare: non vuole mollare il proprio giocatore, al momento, sebbene l'intenzione del diretto interessato sia quella di muoversi verso Torino al più presto, tanto da aver rifiutato anche un sostanzioso aumento dell'ingaggio offertogli dagli orobici, con stipendio annuo di 250mila Euro quasi triplicato fino a 700mila. L'accordo di prestito biennale annovera, per l'anno prossimo, un diritto di riscatto in favore dei nerazzurri e di controriscatto per i Campioni d'Italia, con differenza di 3.5 milioni di Euro. I bianconeri stanno sondando tutte le possibili piste, a partire dall'idea di acquistare il sostituto (leggasi Laxalt) e cederlo all'Atalanta, oltre ad offrire un conguaglio per rompere il contratto. Spinazzola, come detto, vuole però vestire la maglia della Juve e potrebbe non essere convocato per il primo impegno di Serie A dell'Atalanta, contro la Roma. Una rottura che al momento agli orobici sembra interessare relativamente, visto il muro eretto, causa la fiducia nel poter rimotivare il giocatore in caso di permanenza: le speranze della Juve sembrano però al momento forti, soprattutto con l'incombere della fine del mercato e i buoni rapporti tra le due società.
La "grana" Lotito - A proposito di fratture tra giocatore e squadra, quella tra Keita e la Lazio sembra insanabile, specialmente dopo le dure parole rilasciate da Calenda, agente del classe 1995, alla Gazzetta dello Sport. Il senegalese non era presente nemmeno alla cena di squadra ed ai festeggiamenti della Supercoppa, il che potrebbe favorire il passaggio alla Juventus, ma Lotito fa muro e non vuole scendere dalla richiesta di 30 milioni di Euro, di 10 milioni superiore rispetto alla prima offerta presentatagli da Giuseppe Marotta. L'inflessibilità del presidente biancoceleste, non nuovo a bracci di ferro intensi con i propri tesserati (da ricordare Pandev, Ledesma e De Silvestri nel 2009), è l'ostacolo più difficile da sormontare. Per la Juve, però, Keita non è una priorità, ma un'opportunità, anche se il suo eventuale arrivo in bianconero potrebbe liberare un'uscita, con Cuadrado primo candidato - oltre a Kean.