Il nuovo numero 10 della Fiorentina forse non è un nome così conosciuto, ma i viola ritengono possa avere le giuste qualità per indossare una maglia così importante. Valentin Eysseric ha contribuito a portare il Nizza in alto nella scorsa stagione in Ligue 1, ma poi qualcosa con i francesi si è rotto. La voglia di andare via e l'occasione Fiorentina e Serie A da cogliere al volo, senza avere troppi dubbi a riguardo.
Oggi è stato il giorno della presentazione ufficiale per Eysseric che in conferenza ha spiegato i motivi della sua scelta: "Sì, qualche problema con il Nizza c'è stato: si aspettava che qualcuno andasse via, ma volevo cambiare aria ed è successo. La 10 mi ha detto il capitano che me l'avevano assegnata, io non lo sapevo. Qualsiasi giocatore vorrebbe la Champions. Con Favre abbiamo lavorato tanto: siamo arrivati terzi dopo essere stati tanto in testa. La mia voglia di cambiare orizzonte e cambiare posto fuori dai miei comfort in Francia è stata più grande: la Fiorentina mi voleva, e sono contento così. L'allenamento cambia: le richieste del mister sono diverse dalla Ligue 1. Corriamo molto di più, Pioli ci chiede molta profondità e gioco in avanti. Il mio idolo è Zidane, anche quando giocava nella Juve ed ero piccolo. Però voglio crearmi la mia storia senza guardare al passato, fatto da grandi come Totti, Del Piero e altri. Qui cambia un po' per me perché Favre mi chiedeva altre cose. Mi devo adattare e c'è anche la barriera linguistica: ho solo bisogno di un po' di tempo, anche se a breve si parte. Pioli ci lascia molta libertà".
Un gruppo con tante novità, ma che deve puntare in alto secondo Eysseric: "Se sono venuto qui, significa che pensavo di poter ottenere buoni risultati. Per me siamo da top 5, ma dipende soltanto da noi. Siamo tanti giocatori, ma come si dice in Francia: la maionese va fatta, e va fatta insieme. Sono venuto qua in Italia per arrivare più in alto possibile, quindi non vorrei arrivare decimo o quindicesimo. Sarà difficile ma anche noi abbiamo una grande squadra: l'ho fatto col Nizza e se lavoriamo tutti insieme ci riusciremo". Il centrocampista parla anche del suo possibile ruolo in campo: "Voglio giocare più partite di qualità possibile, non ho preferenze sulla posizione. Spesso sono dietro la punta ma da professionista ho giocato anche ai lati: l'allenatore ci lascia libertà senza posizione stereotipate. Ci muoviamo tanto e posso giocare sia dietro la punta che ai lati, tutti e due".