Dopo tante chiacchiere, tante partite giocate per sperimentare, per trovare un nuovo equilibrio con il baricentro spostato più in avanti, finalmente si inizia a fare sul serio: stasera, alle 20:45 contro la Lazio, la Juventus si gioca il primo trofeo della stagione 2017/2018.
La Juventus vanta una striscia positiva notevole, che dura da ben quattro anni e mezzo, contro i biancocelesti ed anche in Supercoppa i quattro incontri tra le due squadre presentano un bilancio nettamente favorevole ai bianconeri, vittoriosi per tre volte contro l'unica dei capitolini. Di contro, però, c'è il cambiamento in atto nel dna della Vecchia Signora. L'addio di Bonucci, dopo vari litigi con società ed allenatore, ha suggerito un cambiamento tattico ad Allegri, che con gli arrivi di Bernardeschi e Douglas Costa sta provando a spostare il baricentro della squadra nella trequarti offensiva. Le amichevoli estive, in questo senso, hanno dato segnali contrastanti: se il reparto offensivo ha dimostrato di girare, con già ottimi duetti tra Dybala ed il neo arrivato brasiliano, la difesa deve ancora trovare un nuovo equilibrio.
Le sfide con Paris Saint Germain e soprattutto Barcellona e Tottenham, hanno mostrato una fragilità difensiva che non appartiene, storicamente, alla Juventus, ma che è ovviamente figlia dei cambiamenti in atto. La nuova struttura tattica, volta più all'Europa che all'Italia, dove un gioco conservativo permette ancora di ottenere risultati anche senza una grande qualità offensiva, è ancora in via di definizione e come per ogni grande cambiamento c'è bisogno di tempo per trovare l'assetto giusto e definitivo.
Forse per questo motivo, Allegri, schiererà una formazione che sarà sì a trazione anteriore, ma che ricorderà quella dello scorso anno schierata anche nella finale di Cardiff. Proprio l'atto finale dell'ultima Champions League deve essere la partita della svolta, quella che deve creare una reazione nella squadra che dovrà rendere al meglio per tutti i novanta minuti. Della stessa opinione è ovviamente anche l'allenatore bianconero che nella classica conferenza stampa della vigilia ha confessato che la debaclé contro il Real Madrid ha regalato una nuova rabbia ed una nuova voglia all'intera squadra.
Sulla formazione il tecnico livornese non si è sbilanciato, ma verosimilmente il 4-2-3-1 che verrà messo in campo prevederà Gigi Buffon in porta, molto probabilmente all'ultima Supercoppa in carriera, Rugani e Chiellini in mezzo alla difesa a dirigere le operazioni, Alex Sandro pronto a spingere sull'out di sinistra, mentre sulla destra c'è il primo ballottaggio tra Lichtsteiner e De Sciglio. Le chiavi del centrocampo saranno come sempre affidate a Miralem Pjanic, ma c'è da stabilire chi lo sosterrà nel creare gioco e nel rompere le linee laziali: Khedira sembra essere in vantaggio su Marchisio, ma il numero 8 bianconero ha disputato un ottimo precampionato e potrebbe scalzare il tedesco. Attacco confermato dallo stesso Allegri con Mandzukic, Dybala ed Higuain certi del posto e Douglas Costa in vantaggio su Cuadrado per lo slot sull'out di destra.