Juventus, contro la Lazio si giocano due partite

Prima la Supercoppa Italiana domenica sera, poi le questioni relative al mercato: ai bianconeri piacciono Keita, De Vrij e Milinkovic-Savic e dopo la gara Marotta e Paratici proveranno ad affondare.

Juventus, contro la Lazio si giocano due partite
Juventus, contro la Lazio si giocano due partite |
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Di Alberto Zamboni

Il 13 di agosto si gioca Juventus-Lazio, finale di Supercoppa Italiana. Sul campo. Poi comincerà una nuova partita, che durerà fino alla fine di agosto. Il terreno della sfida è quello del mercato ed i nomi in ballo sono sempre gli stessi.

Tutto è partito da Keita Baldè: il presidente biancoceleste Claudio Lotito aveva accettato l’offerta del Milan per un pacchetto che comprendeva anche Lucas Biglia, ma l’inserimento dei bianconeri ha fatto sì che il senegalese si mettesse di traverso. Da lì una serie di botta e risposta piccati fra le società ed il procuratore del giocatore, Roberto Calenda, di certo non il migliore amico di Tare e Lotito. La scadenza del contratto di Keita, fissata per il 30 giugno 2018, permette alla Juventus di temporeggiare – forte dell’accordo probabilmente già raggiunto – mentre per la Lazio si paventa l’ipotesi di perdere il calciatore a 0 nella prossima stagione. Dopo la gara di domenica, Marotta e Paratici proveranno comunque ad intavolare una trattativa per evitare scontri diplomatici: la proposta è di 15 milioni, più altri 5 di bonus per avvicinarsi alla richiesta di 30. Lotito non è uno che molla facilmente, anche se in questo caso la ferma volontà dell’ex Barcellona di rifiutare ogni altra pista potrebbe ammorbidire la posizione del patron laziale.

Discorso molto simile è quello che riguarda Stefan De Vrij: anche il difensore è in scadenza il 30 giugno prossimo e le possibilità di un rinnovo calano di giorno in giorno. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, la dirigenza juventina ha incontrato l’agente dell’olandese Alex Kroos per tastare il terreno, ma anche in questo caso la valutazione del cartellino di colui che è stato individuato come il successore di Leonardo Bonucci è molto alta: 40 milioni, troppi per la Vecchia Signora che non vuole superare il budget di 25 milioni stanziato per ingaggiare un nuovo centrale. Se non si troverà l'accordo ora, le possibilità di un trasferimento a Torino a paramentro zero del classe '92 sono molto alte.

C’è poi una terza pista, che ritorna di quando in quando anche se di veri e propri contatti non ce ne sono stati finora: si tratta di Sergej Milinkovic-Savic, definitivamente consacratosi nell’ultima stagione nella Capitale. Qui la situazione contrattuale del serbo è ben definita, con la scadenza a lungo termine – 30 giugno 2022 – ed una valutazione di 70 milioni di euro, proibitiva per diversi club.

Dunque, prima di affrontare qualsiasi discorso, c’è da giocarsi la partita dell’Olimpico, domenica 13 agosto alle 20.45, per il primo trofeo della stagione italiana; poi si penserà al mercato.